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Porsche 928: l’auto di Steve Jobs, che non piacque ai porschisti

Che cos’hanno in comune il fondatore di Apple, Steve Jobs, il protagonista di Scarface, Tony Montana/Al Pacino e quello di Risky Business, Joe Goodson/Tom Cruise? Che ci crediate o meno, una Porsche: precisamente la Porsche 928, che oggi vi racconteremo minuziosamente nella storia e nelle sue caratteristiche.

La 928 Porsche, nata per sostituire l’ormai “obsoleta” Porsche 911, si rivelò un’automobile tanto apprezzata dalla critica, quanto invisa dalla storica clientela della casa di Stoccarda. Ciononostante, la 928 rimase a listino per quasi vent’anni e influenzò sia stilisticamente che meccanicamente il futuro dell’automobilismo. Dunque, facciamo un salto indietro nel tempo e scopriamo la storia della Porsche 928.

Porsche 928: l’incompresa che piacque ai non porschisti

Gli anni Sessanta e Settanta, come sanno bene gli italiani, furono anni particolarmente floridi. Il boom economico e una sensazione di benessere diffuso accesero le speranze per un futuro sempre più radioso. Speranze che, di riflesso, presero a diffondersi anche nel mondo dell’automobilismo. Tutti i grandi marchi, da Ferrari a Mercedes, si erano già attrezzati per offrire alla propria clientela modelli all’altezza delle loro aspettative. Porsche, che dal 1963 insisteva con la sua Porsche 911 – concettualmente molto arretrata – rischiava di restare indietro rispetto alla concorrenza. Come se non bastasse, gli Stati Uniti d’America si apprestavano a introdurre norme per la sicurezza molto più stringenti rispetto al passato, che difficilmente avrebbero permesso l’impostazione col motore posteriore, come quella della 911. Una minaccia che metteva a serio repentaglio un mercato importante, conquistato con difficoltà grazie a Max Hoffman. Nacque da qui l’idea della Porsche 928, che, come vedremo, adottò un’impostazione inedita per Zuffenhausen.

928 Porsche, la storia della sostituta della 911

Nel 1971, con la 911 che secondo l’allora dirigenza di Porsche aveva ormai raggiunto l’apice dello sviluppo, i tecnici della casa, guidati da Ernst Fuhrmann, decisero di adottare un’impostazione totalmente nuova per il progetto della Porsche 928. All’automobile votata alla sportività, così com’era stata concepita la 911 da Ferdinand Porsche, gli ingegneri di Zuffenhausen preferirono una vettura più moderna, comoda e, addirittura, capace di trasportare con una certa comodità quattro persone. Un’automobile, insomma, in grado di viaggiare lungo la Autobahn tedesca con la comodità di un Gran Turismo e la sportività della più classica delle Porsche.

Un design inatteso per Porsche: la nuova impostazione della 928

Certamente, osservando la Porsche 928, la prima cosa che salta all’occhio è il design. Le scelte del Centro stilistico, guidato da Anatole Lapine, differivano notevolmente da quelle a cui gli amanti del marchio erano stati abituati con le predecessore. Per il suo disegno, che materialmente fu eseguito da Harm Lagaay e Wolfgang Möbius, i designer presero a esempio la Chevrolet Corvair Testudo. Non un’automobile qualunque, in realtà. Al suo design, infatti, aveva lavorato uno dei più talentuosi progettisti dell’epoca: l’italiano Giorgetto Giugiaro.

La carrozzeria della Porsche 928 presentava così delle forme sinuose e arrotondate, come si può facilmente notare al posteriore dove un generoso lunotto scendeva verso il paraurti posteriori. Proprio con l’obiettivo di conferire una linea pulita, i tecnici di Porsche scelsero di utilizzare paraurti in plastica deformabile, integrati e in tinta con la carrozzeria. Anteriormente, riprendendo proprio gli stilemi della Testudo, i progettisti disegnarono un cofano motore lungo e slanciato dove, a differenza della Chevrolet, furono apposti due proiettori retrattili con cristalli a vista. Fu proprio il disegno della Porsche 928 a influenzare Steve Jobs. Allorquando il fondatore di Apple si apprestò a disegnare i suoi personal computer, decise di ispirarsi a un look che, secondo egli, non sarebbe mai uscito uscito di moda: la scelta ricadde sulla 928 di cui, peraltro, era felice possessore.

Il design esterno, chiaramente, trovava contraltare anche negli interni. Anche qui, sfruttando il tanto spazio a disposizione – considerando che si trattava comunque di una sportiva – fu curato il disegno. Le ampie superfici vetrate di cui la 928 era dotata permettevano un’ottima visuale. Il comfort era considerevole, in definitiva, anche per i passeggeri posteriori.

928 Porsche, la prima volta dello schema transaxle

La prima scelta dirimente del nuovo progetto della 928 Porsche, imposta come detto dalle nuove normative di sicurezza statunitensi, fu quella di spostare il propulsore anteriormente. Tuttavia, l’idea dei tecnici della casa fu molto più articolata: allo spostamento del motore in avanti, per offrire un miglior bilanciamento delle masse, gli ingegneri studiarono anche il posizionamento della trasmissione e del cambio posteriormente. Si trattava del cosiddetto schema transaxle, già adottato da modelli di automobili di altre case, che prevedeva l’utilizzo di un albero di trasmissione che dal motore raggiunge il cambio attraverso un condotto rigido. Questo schema, in buona sostanza, offriva due vantaggi: in primo luogo, per l’appunto, una migliore distribuzione dei pesi a beneficio della dinamica del veicolo; in secondo luogo, un albero di trasmissione più leggero.

Nel progetto della 928 si adottò un albero senza giunti, che ruotava allo stesso numero di giri del motore. Questa soluzione, peraltro, offriva anche un altro vantaggio, destinato a migliorare il comfort di guida: il sistema, collegato al veicolo, permetteva di ridurre le vibrazioni e quindi i rumori che entravano nell’abitacolo.

Un motore per la Porsche 928 mai visto

motore porsche 928

La seconda scelta per il progetto della Porsche 928, destinata anch’essa a far discutere non poco, fu quella di abbandonare lo storico motore boxer raffreddato ad aria. Per la 928, infatti, i tecnici della casa costruttrice decisero di studiare un nuovo propulsore: si trattava di un otto cilindri con disposizione a V di 90° che, per la prima volta, introduceva il raffreddamento a liquido.

Nella prima versione, il motore della Porsche 928, dotato di una cilindrata di 4.474 cm3, era in grado di sviluppare una potenza massima di 241 CV a 5.250 giri/min e una coppia massima di 349 Nm a 3.600 giri/min. Ciò consentiva all’automobile di raggiungere agevolmente i 230 km/h e di ottenere uno scatto da 0 a 100 km/h in 7,2 secondi.

La scelta dell’8 V, tuttavia, era legata anche ai maggiori margini di sviluppo che l’automobile offriva. Come vedremo, infatti, nel corso dei quasi vent’anni in cui la 928 Porsche è stata prodotta, gli sviluppi del propulsore furono numerosi.

Lo sviluppo della Porsche 928 negli anni

La Porsche 928 fu presentata, per la prima volta, nel 1977 presso il Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra. Nel mezzo, poiché lo sviluppo della 928 Porsche era stato imponente, Porsche aveva fatto in tempo a presentare un’altra Coupé: la 924, che introdusse numerose soluzioni tecniche proprie della 928. Alla presentazione, comunque, quest’ultima riscosse immediatamente un ottimo successo di critica. Non solo l’automobile era comoda, ma tecnicamente era anche molto performante. Non tanto dal punto di vista velocistico, quanto piuttosto per le sue caratteristiche ciclistiche. A detta di piloti esperti, è il caso del pilota Ferrari, Carlos Reutemann, l’automobile era dotata di un’ottima stabilità e tenuta di strada. Anche per questo motivo, proprio alla 928 fu assegnato l’ambito titolo di Auto dell’Anno 1978. Ancora oggi, l’unico Gran Turismo a vincere questo titolo. Non a caso, è proprio questa l’automobile che Tony Montana acquista in Scarface, per fare colpo sulla donna di Frank Lopez, Elvira Hancock.

Paradossalmente, però, proprio il principale pregio della 928 – l’ottima tenuta di strada – fu per i porschisti più tradizionalisti il difetto più vistoso dell’automobile. Con questa, secondo i puristi, le automobili della casa di Stoccarda persero quel fascino di anima indomita tipica della 911. Questo, unitamente a un costo di vendita piuttosto elevato, decretarono l’insuccesso commerciale, che provocò fra l’altro l’arrivo di Ferdinand Porsche III alla guida della casa. Nonostante questi si decise per non chiudere il progetto della 911, la dirigenza decise di non arrendersi con la 928 e si mise a lavoro per trovare le soluzioni necessarie.

Porsche 928 S: più potenza con Tom Cruise alla guida

La prima variante, introdotta già a partire dal 1979, fu la Porsche 928 S. Con essa, i tecnici della casa innalzarono la cilindrata a 4.664 cm3 e la potenza massima del motore a 295 CV. A partire dal 1982, poi, fu resa disponibile la Porsche 928 S Automatica, che era dotata di cambio automatico a quattro marce.

La 928 S, tuttavia, non portava in dote solamente cambiamenti meccanici. Anche dal punto di vista estetico e aerodinamico furono introdotte diverse soluzioni. Niente di stravolgente, ma quel tanto che bastò a giustificare la nuova sigla. Un lieve intervento, per esempio, fu fatto al disegno degli indicatori di direzione anteriori. Più importante, poi, fu l’introduzione di un profilo aerodinamico, comunque di piccole dimensioni, lungo il portellone posteriore. Anche gli interni furono leggermente rivisti, con nuovi disegni e l’introduzione del volante a quattro razze. Fu proprio con la 928 S Porsche che, nel 1983, Tom Cruise apparve nel film Risky Business.

Porsche 928 S4: il record di velocità per auto di serie

porsche 928 s4

A distanza di meno di un decennio dalla presentazione, Porsche capì che era giunto il momento di rivedere la Porsche 928S. Nel 1986, pertanto, i tecnici di Stoccarda si adoperarono per un restyling più importante dell’automobile. Il lavoro, in primo luogo, si concentrò sul disegno dei nuovi gruppi ottici e sui parafanghi. Al sottile profilo aerodinamico, poi, fu preferito un più vistoso alettone.

Altro importante intervento della seconda versione fu il propulsore. Adottando un motore con testa a quattro valvole per cilindro, fu possibile elevare ulteriormente la cilindrata fino a 4.957 cm3. Grazie a questo intervento, la Porsche 928 S4, come fu ribattezzata la nuova vettura proprio in onore delle quattro valvole, poté innalzare la sua potenza massima fino a 320 CV. A 3.000 giri/min, inoltre, la coppia massima erogata fu di 430 Nm. Con questo motore, il pilota Al Holbert alla guida della 928 S4 ottenne il record di velocità per automobili di serie catalizzate di 276,68 km/h.

Porsche 928 GT e Porsche 928 GTS: gli ultimi colpi

Sull’onda dell’entusiasmo per il record raggiunto, i tecnici di Porsche si misero nuovamente al lavoro per trovare nuove soluzioni tecniche che migliorassero ulteriormente le prestazioni. Il primo tentativo fu fatto, nel 1989, con la Porsche 928 GT. Grazie al lavoro sul propulsore, fu possibile innalzare ulteriormente la potenza massima a 330 CV. Niente di particolarmente rilevante, insomma.

L’ultima evoluzione della 928, invece, arrivò nel 1992 con la Porsche 928 GTS. Su essa fu montato un motore da 5.397 cm3, che era in grado di erogare ben 350 CV e una coppia di picco, a 4.250 giri/min, di 500 Nm. Anche esteticamente furono adottati accorgimenti estetici, per sottolineare la sportività della vettura. Con quest’ultima versione, e la proposta di qualche concept mai realizzato, la 928 uscì di scena definitivamente nel 1995. Fino ad allora, l’automobile aveva venduto 61.056 esemplari.

Porsche 928 usata: il mercato che non ti aspetti

A dispetto delle reazioni che il pubblico ebbe alla presentazione, la Porsche 928 usata ha oggi un buon mercato. È sufficiente fare una rapida ricerca sui principali siti di automobili usate per trovare numerose offerte che vanno dai 20 mila fino a superare i 100 mila euro. Anche il mercato delle aste Porsche è abbastanza affollato di esemplari interessanti.

Indubbiamente, una macchina importante nel panorama dell’automobilismo internazionale, ma anche nella storia di Porsche. Per chi volesse acquistare una 928 usata, gli sarà sufficiente sapere che i ricambi per Porsche 928 sono abbastanza semplici da rintracciare su siti specializzati, come mavment.com.

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Francesco Tiepolo
Francesco Tiepolo
2 anni fa

Un buonissimo articolo. Complimenti. Comunque la 928 che guidava Tom Cruise era una prima serie da 219 cavalli “non S”, model year 1979.

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