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Porsche 914: una joint venture tutta tedesca

Alcune Porsche d’epoca hanno un fascino che, ancora oggi, le rende incredibilmente attuali. Altre, invece, hanno subito il corso della storia e, ancor più, gli effetti del tempo trascorso. Fra queste ultime, forse, trova posto anche la Porsche 914, un’automobile nata con l’auspicio di andare incontro alle esigenze degli amanti del brand, fedeli alla Porsche 356, che vedeva nella praticità e nell’economicità il suo punto di forza. E così, in quel gioco di incroci che Porsche e Volkswagen hanno spesso messo in campo, l’erede del Maggiolino è diventata proprio la 914 Porsche di cui oggi ripercorreremo la storia.

Porsche 914: un po’ Volkswagen e un po’ Porsche

Quando, dopo solo sei anni dal lancio, la produzione della Porsche 914 si arrestò definitivamente qualche appassionato del brand tirò un sospiro di sollievo. Eppure, la 914 aveva un merito di non poco conto: era riuscita, se non altro, a mettere insieme tanto le esigenze nazional-popolari delle automobili del popolo, quando quelle raffinate e ricercate delle automobili sportive. La storia della Porsche 914, infatti, è quella di un’automobile che ha messo insieme due case costruttrici: da un lato la Volkswagen e dall’altro la Porsche. Scopriamone le ragioni e i risultati.

La storia della Porsche 914 e i motivi della collaborazione fra Volkswagen e Porsche

Il rapporto fra Porsche e Volkswagen – non è certo un mistero – è sempre stato molto stretto. Lo divenne ancor più quando, a metà degli anni Sessanta, le due case automobilistiche avvertirono, seppur da differenti punti di vista, esigenze affini. Da un lato, la casa di Wolfsburg aveva l’esigenza di sostituire la Volkswagen Karmann-Ghia, che ormai risultava palesemente datata. Dall’altro, invece, la casa di Stoccarda, che aveva l’intenzione di sostituire l’ormai datata Porsche 912 con un modello più moderno. L’esigenza comunque, nonché i buoni rapporti commerciali che le due case avevano intessuto nel tempo, portarono alla sottoscrizione di una partnership. Al punto che le due aziende nel 1966 costituirono anche una società, la VW-Porsche Vertriebsgesellschaft mbH, la cui sede fu installata in Germania, a Ludwigsburg.

L’accordo prevedeva la realizzazione di una nuova vettura, con carrozzeria Targa e motore montato posteriormente e centralmente. L’alloggiamento del propulsore, come vedremo, avrebbe dovuto essere in grado di ospitare indistintamente un motore Porsche o Volkswagen. Le due case, inoltre, decisero di dividersi i compiti: alla casa di Stoccarda, pertanto, fu affidato il compito di progettare il telaio e le sospensioni, mentre alla Karmann fu affidato il compito di disegnare il nuovo design della vettura. La stessa società, successivamente, si occupò anche dell’assemblaggio delle vetture Porsche-Volkswagen.

Il progetto della Porsche 914: moderna, ma mai compresa fino in fondo

Quello che fu presentato, nel settembre del 1969, al Salone dell’Automobile di Francoforte sul Meno era il progetto di un’automobile senza dubbio originale. La Volkswagen Porsche 914, coi suoi 3,985 metri di lunghezza e 1,650 metri di larghezza, si presentava con una carrozzeria dal passo molto ampio, sporgenze ridotte e un aerodinamica molto curata. Il coefficiente di penetrazione dell’automobile, infatti, raggiungeva appena lo 0,37. Internamente, la 914 si prestava a ospitare comodamente due persone ai quali metteva a disposizione ben due bagagliai: uno anteriormente e uno posteriormente, dove poteva essere riposto il tetto rigido eventualmente rimosso.

Dal punto di vista tecnico, l’impegno di Porsche fu diretto a realizzare un’automobile che fosse degna del blasone della casa. Le sospensioni della VW Porsche 914 erano indipendenti su ciascuna ruota, con barra di torsione. L’impianto frenante, invece, era costituito da quattro freni a disco. Il motore, come da accordi iniziali, fu installato posteriormente e in posizione centrale, in maniera tale da poter accogliere sia . Vediamo nel dettaglio con quali motori l’automobile si presentò sul mercato.

Il motore della Volkswagen Porsche 914

Al lancio, nel 1970, la Porsche Volkswagen 914 era dotata di due possibili motorizzazioni. La prima, prettamente di casa Volkswagen, prevedeva un motore boxer quattro cilindri, con una cilindrata di 1.679 cm3 e una potenza di 80 CV accoppiato a un cambio a cinque marce. Questa versione, che prevedeva l’iniezione derivata dalla 411 LE, fu denominata con il nome più preciso di Porsche 914-4. La seconda, che invece era di concezione Porsche, prevedeva il solito motore boxer, con doppio carburatore derivanti dalla 911 T, ma stavolta a sei cilindri e con una cilindrata di 1.991 cm3, che riusciva a esprimere una potenza di 110 CV con il medesimo cambio a cinque marce o, in alternativa, con il cambio Sportmatic. Questo modello prendeva il nome di Porsche 914-6.

Tutte le versioni della Porsche Volkswagen 914

Inizialmente, come visto, sul mercato furono introdotte due versioni, ciascuna delle quali era disponibile in due allestimenti: la Standard e la S. La Porsche 914 S, in particolare, differiva dalla versione base per i cerchi Fuchs e per finiture più ricercate. L’avventura della Volkswagen 914, se così possiamo chiamarla, durò poco. Già nel 1972, infatti, la casa di Wolfsburg si ritirò dal progetto, lasciando Porsche proseguire da sola. Per questo, in quello stesso anno, la casa di Stoccarda, che pure aveva ottenuto una fornitura di motori da parte della Volkswagen, rivisitò il progetto. Al motore da due litri Porsche, si sostituì un motore boxer a quattro cilindri di origine Volkswagen, con una cilindrata di 1.971 cm3 e una potenza di 100 CV. Nacque così la Porsche 914 2.0, che prese il posto della Porsche 914-6. L’anno successivo, invece, fu la volta della Porsche 914-4, che fu sostituita con la Porsche 914 1.8, dotata di un motore di 1.795 cm3 e una potenza massima di 85 CV.

La storia della Porsche 914 terminò nel 1975, quando ormai era giunto il momento della Porsche 924. Una vettura che, per ragioni analoghe, si attirò ugualmente numerose polemiche da parte degli amanti del brand. Al netto di questo, dal punto di vista commerciale, la 914 Porsche raccolse un risultato appena sufficiente. Dalle officine della Karmann, infatti, uscirono 118.978 unità: il modello più diffuso fu quello della Porsche 914-4 1.7, con 65.531 esemplari prodotti. Quello più raro, invece, risulta essere quello della Porsche 914-6, di cui ne furono prodotti solamente 3.351 esemplari. Alla fine, fu chiaro che l’automobile era troppo costosa per essere una vera auto del popolo, ma al contempo troppo popolare per essere un’auto sportiva e di lusso.

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