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VarioCam, quando la fasatura valvole diventò variabile

In passato, parlando delle tecnologie di Porsche, abbiamo già avuto modo di parlare di VarioRam, un sistema che consente di variare la lunghezza del collettore d’aspirazione per migliorarne l’efficienza. Quello che presenteremo oggi, il cosiddetto VarioCam, è un sistema sviluppato da Porsche che, analogamente al primo, interviene su un altro apparato fondamentale dei motori a combustione. Il sistema VarioCam, come dice il nome stesso, ha infatti il compito di variare la fasatura delle valvole in funzione del regime del motore, così da migliorarne le prestazioni. Oggi scopriremo la sua storia e la tecnica che c’è dietro il sistema di fasatura variabile di Porsche.

Storia e tecnica del sistema VarioCam

Nel corso degli anni Novanta, molti produttori di automobili avevano introdotto sistemi di fasatura variabile delle valvole. Porsche, ancora limitata dal suo motore raffreddato ad aria, e con l’esigenza di allargare la platea di affezionati, aveva, invece, il delicato compito di assicurarsi prima la transizione al raffreddamento ad acqua e, solo dopo, di introdurre un sistema di fasatura variabile delle valvole. Quando arrivò sul mercato, con la Porsche 968, il VarioCam fu unanimemente riconosciuto come uno dei sistemi più eleganti, da un punto di vista meccanico, fra quelli visti fino ad allora. Era il 1992 e il sistema VarioCam fu montato, per la prima volta, a bordo del motore da tre litri. Si trattava dello stesso propulsore della Porsche 944 S2, ma proprio grazie al sistema a fasatura variabile, e al cambio Tiptronic, l’automobile era in grado di raggiungere una potenza di 240 CV e una velocità massima di 250 km/h. Cerchiamo di capire meglio come funziona il sistema VarioCam.

Come funziona il sistema VarioCam

Il sistema di funzionamento del VarioCam è piuttosto semplice. Anzitutto, è utile precisare che esso interviene sulla fasatura delle valvole di aspirazione. Per ottenere questo, i tecnici di Porsche studiarono un sistema che fosse in grado di intervenire sugli alberi a camme di aspirazione e scarico del motore. Per ottenere ciò, il sistema adottato dai motoristi Porsche prevedeva che la catena di distribuzione – adottata in luogo della più rumorosa trasmissione a ingranaggi – regolasse in maniera automatica la sua tensione.

Per quanto semplice, tuttavia, il VarioCam aveva ancora margini di miglioramento. E infatti, con la sua evoluzione, il VarioCam Plus, fu fatto un ulteriore passo in avanti. Vediamo come.

Il sistema VarioCam Plus, l’evoluzione del VarioCam

Il sistema VarioCam Plus, com’è facile intuire, è un’evoluzione del primo sistema di fasatura variabile introdotto da Porsche. Esso, infatti, al tendicatena già impiegato da Porsche col primo VarioCam, affianca un altro sistema di anticipo. Si tratta di un pistone di distribuzione, che viene comandato da un sistema di gestione introdotto da Bosch con il Motronic M 5.2. Il pistone, disposto nel bicchiere della punteria, fra le camme di aspirazione e di scarico, che può occupare due posizioni: tutto aperto e tutto chiuso. Se azionato, e quindi tutto aperto, la valvola trapassa il bicchiere della punteria e quindi l’anticipo viene gestito dal lobo più piccolo col quale coincide l’alzata minima delle valvole.

Se azionato fa avanzare la fasatura della camma di aspirazione di circa 15° rispetto all’albero motore e di circa 7,5° rispetto all’albero a camme. Questo produce un anticipo nella chiusura della valvola, una maggiore sovrapposizione di apertura, e, quindi, un aumento della potenza ad alti regimi. Ai bassi regimi, invece, il pistone viene spostato in una posizione più arretrata. In questo modo, quindi, si ha un ritardo di fasatura e quindi una chiusura maggiore delle valvole, andando così a migliorare sia la coppia che l’efficienza del motore con la riduzione delle emissioni inquinanti.

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