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Porsche 968, l’ultima transaxle di Stoccarda

È trascorso esattamente un trentennio da quando, nel 1991, la Porsche 968 fu presentata al grande pubblico. Un modello, che nacque dall’esigenza di ridare vitalità a un mercato, in particolar modo quello degli Stati Uniti d’America, che già da tempo stava registrando perdite importanti. Quanto di buono fatto con la precedente 944, tuttavia, non era da accantonare. Per questo, fra gli uffici della casa di Stoccarda, si diffuse il motto del direttore del Centro sviluppo Porsche, Paul Hensler: «Evoluzione, piuttosto che rivoluzione». Questa fu la filosofia che contraddistinse la 968 Porsche, di cui vi parleremo in questo articolo.

Porsche 968, la celebrazione del motore anteriore

È il 1989, Porsche ha da poco presentato la versione S2 della sua 944 e i tecnici della casa sono già a lavoro per la successiva S3. Tuttavia, a fronte dell’evoluzione che ha preso il progetto – in cui circa l’80% dei componenti risulta modificato o disegnato da zero – la casa di Stoccarda decide che è giunto il momento di cambiare nome. Nasce così la Porsche 968, l’ultima Porsche, prima del Cayenne, con motore anteriore e sistema transaxle. Un sistema che aveva esordito con la 924, era passato attraverso la 928 e la 944 e che con la 968 raggiunse l’apice della sua storia.

La storia della Porsche 968

La Porsche 968 è stata presentata nell’agosto del 1991, dapprima nella versione Porsche 968 Coupé. Quasi contemporaneamente, a partire dal 1992, venne messa in commercio la Porsche 968 Cabriolet, una versione caratterizzata dalla capote in tela con azionamento elettrico e da un portamento particolarmente elegante. L’unica sostanziale differenza tecnica di questa versione era l’incremento di peso, che passava dai 1.370 chilogrammi della Coupé ai 1.440 chilogrammi della versione Cabriolet. Di queste due versioni, complessivamente, furono venduti 6.465 esemplari per quanto riguardava la Coupé e 4.374 automobili per quanto riguarda il Cabriolet.

Il design della Porsche 968: uguale ma diversa

La Porsche 968, dal punto di vista estetico, ricalcava a grandi linee le forme e le dimensioni della predecessora. Ciò, comunque, non impedì ai designer della casa di Stoccarda, guidati da Harm Lagaay, di andare a riprogettare alcuni dettagli che contribuirono a rendere la 968 al passo dei tempi. In particolare, i tecnici si concentrarono sull’armonizzazione delle forme e delle linee, rendendo la 968 Porsche molto più caratteristica rispetto al passato. Per questa ragione, il frontale dell’automobile fu completamente ridisegnato: i fari anteriori, a ribaltamento elettrico, e gli indicatori di direzione furono integrati nelle bombature dei parafanghi com’era originariamente con la Porsche 924. A causa di questa scelta, comunque, il coefficiente di penetrazione salì da 0,33 della 944 a 0,34 della 968. Anche posteriormente, le linee vennero addolcite e rese più funzionali, come nel caso dello spoiler montato sul lunotto per migliorare la facilità di carico, e furono disegnati nuovi gruppi ottici, più avvolgenti che in passato e completamente colorati. I paraurti, sia anteriormente che posteriormente, furono assorbiti dalla linea della carrozzeria. A completare il nuovo disegno del taglio laterale, invece, furono gli specchietti retrovisori a goccia e le maniglie in tinta con la carrozzeria.

Come detto, a conferma della parentela stretta con la 944, gli interni della Porsche 968 erano praticamente identici nelle disposizioni. Questo significò per Porsche confermare, ancora una volta, l’impostazione con un importante tunnel centrale e la scelta della strumentazione analogica, con lancette arancioni. Furono invece aggiornati i selettori e le manopole della plancia, nonché l’offerta di rivestimenti.

Il motore della Porsche 968: la più alta cilindrata per un quattro cilindri

Come sotto altri punti di vista, anche il motore della Porsche 968, fondamentalmente, era una versione aggiornata della precedente 944. Si trattava, pertanto, del quattro cilindri in linea con una cilindrata elevata fino a 2.990 cm3. Il lavoro fatto per aumentare il rapporto di compressione, adesso 11:1, per alleggerire i carter, l’albero motore e i pistoni, nonché la rivisitazione delle valvole, adesso comandante dal sistema VarioCam, e dei collettori di aspirazione, riuscì a portare la potenza massima a 240 CV a 6.200 giri/min e la coppia massima a 305 Nm a 4.100 giri/min.

Al nuovo motore, poi, furono aggiunte ulteriori ottimizzazioni. Grande attenzione, per esempio, fu riposta nel sistema di scarico dell’automobile. Il volano era del tipo a doppia massa e la trasmissione poteva adesso contare su un nuovo cambio a sei marce, che sostituiva quello a cinque marce precedentemente adottato sulla 944, oppure a scelta sul cambio Tiptronic. Tutto ciò consentiva alla 968 Porsche di raggiungere la velocità massima di 252 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi.

Le varianti della Porsche 968: Club Sport e Turbo S

Nel giro di poco tempo, la Porsche 968 perse appeal. Anche per questo, i tecnici di Zuffenhausen si impegnarono per trovare nuove soluzioni che potessero raggiungere altre fette di mercato. Nacquero così i modelli Porsche 968 Club Sport, Sport e Porsche 968 Turbo S, su cui ci soffermiamo brevemente per individuare le loro peculiarità.

Porsche 968 Club Sport

Nell’ottobre del 1992, Porsche presentò una nuova versione della Porsche 968. Si trattava della 968 Club Sport, che aveva l’intento di rendere più sportiva la versione Coupé della vettura. Non solo, perché, in considerazione anche del prezzo di vendita tutto sommato contenuto, Porsche provò ad accaparrarsi nuovo pubblico.

In ogni caso, la 968 Club Sport non aveva particolari interventi sul motore. La maggior parte delle modifiche, pertanto, erano volti ad alleggerire l’automobile. A tal proposito, la Club Sport montava sedili a guscio Recaro, chiaramente più leggeri, mentre i sedili posteriori erano stati completamente eliminati, così come i rivestimenti interni risultavano alleggeriti. Altri interventi, invece, erano volti a conferire un aspetto più aggressivo alla 968 Clubsport. Per esempio, gli ammortizzatori erano stati ribassati di due centimetri e posteriormente veniva montato un alettone in tinta con la carrozzeria. Anche i cerchi, in lega da 17’’, erano verniciati del colore della carrozzeria. Alla fine della cura dimagrante, la Porsche 968 Clubsport aveva un peso ridotto di 50 chilogrammi. Ovviamente, Porsche offriva la possibilità di rendere ancora più sportiva la vettura, con ulteriori optional come i freni a disco maggiorati oppure ammortizzatori più rigidi e differenziale autobloccante. Questa versione, una delle più rare della 968, fu venduta in 1.923 esemplari.

Porsche 968 Sport

Nel 1994, esclusivamente per il mercato britannico, Porsche presentò una nuova versione della Porsche 968. Si trattava della 968 Sport, che si basava comunque sulla versione Club Sport, ma in più aveva in dotazione diversi optional. La Porsche 968 Sport, a differenza della Clubsport, era infatti dotata di chiusura centralizzata, antifurto, cristalli elettrici e altre comodità. Questo, ovviamente, comportava un aggravio di peso di circa 30 chilogrammi. Di questa variante, tra il 1994 e il 1995, ne furono vendute molto poche: circa 40 in versione Coupé e 71 in versione Cabriolet.

Porsche Turbo S

La versione più sportiva della 968, indubbiamente, era la Porsche 968 Turbo S. Il suo essere speciale, peraltro, era sottolineato dall’unico luogo in cui poteva essere acquistata: il Reparto Sport di Weissach. Il progetto della 968 Turbo S si basava sulla Club Sport, opportunamente rivista affinché potesse ospitare, al posto del motore aspirato, il motore turbocompresso. Si trattava del motore da 2.990 cm3 della Porsche 944 Turbo, dotato di turbina KKK, che era in grado di erogare una potenza massima di 305 CV a 5.400 giri/min.

Rispetto alla Clubsport, poi, Porsche applicò un’ulteriore cura dimagrante, rimuovendo ulteriori rivestimenti e materiali insonorizzanti. Tutto questo consentiva alla 968 Turbo S di raggiungere la velocità massima di 280 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi. Di questa versione, anche a sottolinearne l’esclusività, ne furono venduti solamente 14 esemplari. È pertanto un’automobile rarissima. Se ne possiedi una, non ti resta che scegliere i ricambi Porsche 968 migliori, per poter preservare questo pezzo di storia dell’automobilismo al meglio.

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Walter
Walter
2 anni fa

Ottimo servizio esauriente senza essere noioso

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