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Tiptronic, il cambio un po’ automatico e un po’ manuale

Si dice che i veri uomini guidino con tre pedali e che gli uomini di classe con due. Porsche ha da sempre lavorato molto per offrire un’esperienza di guida coinvolgente per i primi e appagante per i secondi. Questo, oltre che sui propulsori, ha significato lavorare anche sulle trasmissioni. Fra le numerose proposte della casa di Stoccarda, una menzione d’onore spetta certamente al cambio Tiptronic. Un cambio automatico a inserimento manuale, di proprietà di Porsche, sperimentato per le prime volte a bordo della Porsche 964, che nel corso del tempo ha raccolto grande soddisfazione da parte dei suoi utilizzatori. Oggi ripercorriamo la storia del Tiptronic, cercheremo di capire la tecnica dietro questa trasmissione e i suoi utilizzi.

Cambio Tiptronic: il cambio automatico, che può essere manuale

Iniziamo con una precisazione: al giorno d’oggi, di cambio Tiptronic si sente parlare spesso, anche a bordo di automobili non Porsche. Tuttavia, l’originale progetto di un cambio, che potesse essere sia automatico che manuale, è sicuramente il Tiptronic Porsche. Fu la casa di Stoccarda, infatti, a introdurlo all’inizio degli anni Novanta per la prima volta sulle sue automobili e a registrarne ufficialmente il marchio. Solo successivamente altre case automobilistiche lo hanno adoperato anche sui propri modelli. Per essere ancor più chiari, allora, facciamo un rapido salto nel passato e conosciamo meglio la storia del Tiptronic.

Storia del Tiptronic, il cambio automatico secondo Porsche

La storia del cambio Tiptronic Porsche iniziò nel 1989, precisamente con il cambio automatico ZF 4HP22. Un cambio automatico a quattro rapporti che veniva montato a bordo delle Porsche 911 nella versione 964. I tecnici di Porsche, consapevoli dell’importanza delle trasmissioni automatiche, ma anche dell’esigenza di cambi manuali, pensarono a una soluzione innovativa: accanto alle classiche posizioni della leva del cambio automatico – parking, retro, neutral e drive – furono introdotte due nuove posizioni, che consentivano di attivare una cambiata manuale. Questo nuovo cambio fu denominato, per l’appunto, Tiptronic, come combinazione dei termini tip, letteralmente colpo, e tronic, che invece allude alla trasmissione elettronica del comando di cambiata.

Successivamente, nel 1994, Porsche presentò anche una versione migliorata, il Tiptronic S. In questa versione, il cambio automatico di Porsche introduceva un nuovo software, con cinque programmi di guida, in grado di controllare il momento giusto della cambiata a seconda delle esigenze del suo conducente. Oltre alla leva del cambio, poi, furono previsti anche due paddle al volante, che consentivano di effettuare la cambiata senza distrarsi.

Nonostante qualche difetto, comunque, il Tiptronic ha saputo ritagliarsi il suo spazio fra gli appassionati della casa di Stoccarda. Ed è per questo che, ancora oggi, il cambio Tiptronic ha un proprio mercato, nonostante l’introduzione di trasmissioni più performanti come il cambio PDK.

La tecnica dietro al cambio Tiptronic

L’obiettivo del Tiptronic, almeno quello che si imposero inizialmente i progettisti di Porsche, era di realizzare un cambio che ricordasse l’esperienza di guida delle macchine da corsa. Di base, pertanto, il Tiptronic funziona come un classico cambio automatico. A differenza di questo, però, i progettisti Porsche misero un sistema di controllo tramite software che consentiva di controllare la cambiata elettronicamente. Nel caso in cui il conducente scegliesse la modalità manuale, il sistema era in grado comunque di controllare la cambiata.

Fra i vantaggi del Tiptronic vi è la possibilità di godere, al contempo, della comodità di un cambio automatico e della piacevolezza di guida del cambio manuale. Un vantaggio di non poco conto, se si considera la natura delle automobili Porsche, sportive ma anche piacevoli da gestire la cambiata. Attraverso un sistema elettroidraulico, poi, il Tiptronic effettua la cambiata.

Certamente, il Tiptronic non ha solo vantaggi. Per esempio, questo genere di trasmissione aumenta il peso della vettura, in virtù di un maggior numero di elementi e di un dimensionamento maggiorato per rispondere alle maggiori sollecitazioni. A questo, poi, si aggiunge una maggiore complessità della trasmissione, che, in ultima analisi, significa un costo di manutenzione superiore rispetto ad altre trasmissioni.

Adesso conoscete un altro piccolo pezzo di storia di Porsche. E voi, quale preferite: manuale, automatico o automatico a innesti manuali?

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curzio boaretto
curzio boaretto
2 anni fa

io ho un 996 con il tiptronic 5 marce di derivazione mercedes 5gtronic e mi diverto in entrambe le modalità a seconda delle occasioni.
Malgrado gli oltre 20 anni di onorato servizio ancora divertente e funzionale

Marco
Marco
2 anni fa

io ho un 996 carrera 2 con il tiptronic 5 marce, anche la mia di derivazione mercedes 5gtronic e va che una meraviglia. Mai un problema, ho fatto solo cambi olio e mai nessun problema. Non è un cambio da formula uno ma per me che vesto elegante per lavoro il cambio manuale proprio non si addice. Sono ultra soddisfatto. Anche la mia 997 e’ Automatica

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