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Porsche 944, il ritorno alle origini della casa di Stoccarda

A partire dalla metà degli anni Settanta, la Porsche – che aveva deciso di mettere da parte la 911 – si era convinta di dover assumere una nuova impostazione, più moderna, con motore disposto anteriormente. Questo, nelle intenzioni dei progettisti della casa di Stoccarda, avrebbe dovuto attirare una nuova clientela, in particolar modo negli Stati Uniti d’America. Questa impostazione, a ben vedere, era già stata adottata nella progettazione della Porsche 924 e, successivamente, con la Porsche 928. I progettisti, però, per andare ancor più incontro alle richieste del mercato si decisero nella progettazione di un nuovo modello: la Porsche 944. Un’automobile che, per impostazione ricordava la 924, ma che, come vedremo, aveva caratteristiche differenti. Conosciamole meglio.

Porsche 944: storia di un cavallo di razza

Il rapporto tra Porsche e Volkswagen, si sa, è stato lungo e, in alcuni frangenti, travagliato. Il solido rapporto che aveva condotto alla nascita della Porsche 924 e della 928, con la crisi petrolifera e il successo di altri segmenti, aveva spinto la seconda ad abbandonare la prima. Così, quando a fine anni Settanta e inizio anni Ottanta la casa di Stoccarda si trovò costretta a colmare il gap che si era andato a formare tra la 924 e la 911, nacque la Porsche 944. Un’automobile che non era il frutto dell’ennesima collaborazione tra le due case costruttrici, ma una vera Porsche in tutto e per tutto. A cominciare dallo stile, per poi passare al motore. Ma andiamo con ordine.

Il design della Porsche 944

Da un punto di vista estetica la 944 Porsche faceva chiaramente riferimento alla 924 Carrera GT: linee tese, cofano anteriore spiovente e posteriore caratterizzato da un grande cristallo furono dettagli già visti a bordo della predecessora. A differenza di quest’ultima, però, la 944 assunse forme ancora più marcate, squadrate e maggiormente aggressive. I paraurti finirono con integrarsi nelle estremità: quello anteriore fu caratterizzato da uno spoiler in tinta con la carrozzeria e da paracolpi di forma quadrata e di colore nero. I passaruota della 944 furono allargati, dando maggiore sportività alla linea complessiva della vettura. I proiettori retrattili aiutavano a mantenere la pulizie delle linee, mentre lo spoiler posteriore, realizzato in poliuretano di colore nero, contribuiva a dare il tocco di sportività ricercata. Una sportività sottolineata anche in galleria del vento, dove fu registrato un coefficiente di penetrazione di appena 0,33, a fronte di un peso di appena 1.250 chilogrammi.

Un primo vero restyling della vettura, al di là della Porsche 944 S che sostanzialmente era uguale alla precedente, arrivò con la Porsche 944 S2: il nuovo disegno di caratterizzò per linee ancora più sportive. Nel paraurti frontale, sempre integrato nella carrozzeria, i fendinebbia e i proiettori abbaglianti furono integrati al di sotto degli indicatori di direzione e fu ricavata una presa d’aria fra quest’ultimi. Lateralmente furono installate delle minigonne di colore nero, mentre posteriormente, al di sotto del paraurti, fu installato un diffusore.

Le scelte stilistiche che caratterizzarono la 944, tuttavia, non si fermarono qui. Sul finire del 1989, infatti, fu introdotta sul mercato anche la Porsche 944 S2 Cabriolet: si trattava di una rivisitazione della stessa automobile, dotata di cofano posteriore in acciaio e capote in tessuto, azionabile manualmente. Visto il buon successo – la 944 S2 Cabriolet vendette in tutto 6.532 esemplari – la casa di Stoccarda nel 1991 portò sul mercato anche la Porsche 944 Turbo Cabriolet, che chiaramente aggiungeva all’esclusività della versione cabrio, quella del motore turbocompresso. È questa, con ogni probabilità, la versione più rara della 944 e, dunque, quella più appetibile per gli appassionati di automobili d’epoca.

Il motore della Porsche 944: una belva

La prima e più importante caratteristica della Porsche 944 fu il suo propulsore, un vero motore Porsche. Il motore della Porsche 944, pur discendendo direttamente dal motore della 928, aveva caratteristiche ben più sportive. Quattro cilindri in linea raffreddato a liquido, con una cilindrata di 2.479 cm3, rispetto a quello di 1.984 cm3 della 924, il motore della 944 era in grado di sprigionare 163 CV, a 5.800 giri/min. Questo consentiva all’automobile di raggiungere una ragguardevole velocità massima di 220 km/h e un’accelerazione di tutto rispetto, pari a 8,4 s nello 0-100 km/h. Per quanto riguarda la trasmissione, come già era stato per la 924 e la 928, la casa di Stoccarda adotta il cambio transaxle, cha assicura alla 944 Porsche una migliore distruzioni di pesi e una maggiore leggerezza. Accanto a questa versione, già nel 1985 arriva la Porsche 944 Turbo: il motore in versione turbocompressa arriva a erogare 220 CV di potenza, per una velocità massima di 245 km/h.

Le prime modifiche arrivarono nel 1986, con la Porsche 944 S. Il motore ottenne 16 valvole e ciò significò che la potenza massima fu elevata fino a 190 CV a 6.000 giri/min e le prestazioni arrivarono a somigliare a quelle della 911. Un anno più tardi, tuttavia, Porsche propone una nuova motorizzazione: si tratta di un motore da 2.990 cm3, che è in grado di erogare 211 CV a 5.800 giri/min. Potenza importanti, che vengono installate a bordo di quella che passa alla storia come Porsche 944 S2.

La vera svolta, però, arriva con il turbo. L’installazione di una turbina KKK, porta la potenza del propulsore a 250 CV a 6.500 giri/min, che consentono alla Porsche Turbo S di arrivare con facilità a 260 km/h. È l’apoteosi della 944 Porsche, un’automobile che aveva entusiasmato migliaia di appassionati dei motori e della casa di Stoccarda.

L’attività sportiva della Porsche 944

La Porsche 944 ha avuto anche una discreta attività sportiva. Alcuni modelli, infatti, sono stati modificati affinché rispondessero alle normative della Federazione Internazionale dell’Automobile per prendere parte a competizioni principalmente di natura rallystica. A questa attività, poi, si aggiunsero cinque campionati monomarca, il 944 Turbo Cup, organizzato da Porsche stessa, in Francia, Germania, Canada e Stati Uniti d’America. A questo proposito, Porsche mise a punto una nuova vettura, dotata di un turbocompressore KKK K26-9 maggiore, riduzione del peso di circa 272 chilogrammi e altri accorgimenti meccanici. Tutto ciò consentì all’automobile di ottenere una velocità massima di 274 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,3 secondi. Della Porsche 944 Turbo Cup furono prodotte in tutto 192 esemplari.

Complessivamente, nel corso della sua storia iniziata nel 1982 e conclusa nel 1991, la Porsche 944 ha venduto 155.613 esemplari. La più comune di tutte, chiaramente, è la versione base. Più rare, invece, sono la 944 S e la 944 S2, così come pure la 944 S2 Cabriolet. Quale che sia la versione che possedete o che state pensando di acquistare, ricordatevi sempre di utilizzare i migliori ricambi Porsche 944, così da mantenere sempre in perfette condizioni la vostra automobile.

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