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Restaurare auto d’epoca: consigli utili per iniziare

Le automobili d’epoca, per molti, costituiscono un richiamo irresistibile. Il loro fascino retrò, il senso della sfida di restituire una nuova vita a qualcosa ritenuto ormai obsoleto, la possibilità di entrare in un mondo unico nel suo genere sono solo alcuni degli aspetti di queste vetture. L’unica cosa che, spesso, frena questo entusiasmo è l’innegabile impegno necessario per riportare queste automobili al loro splendore originario. Le auto da restaurare, intendiamoci, sono persino facili da trovare. Ciò che rappresenta un ostacolo spesso insormontabile, invece, sono le difficoltà che possono sorgere intorno al restauro di un’auto, specie se d’epoca. L’individuazione della giusta auto d’epoca, la ricerca dei professionisti in grado di dare il necessario supporto, il reperimento dei ricambi necessari per ripristinare lo splendore della propria vettura. Oltre, ovviamente, ai fondi necessari per pagare ciascuna di queste fasi. Questo, però, è un’altra questione. Quest’oggi, quindi, offriremo una panoramica – naturalmente non esaustiva – sul restauro delle auto d’epoca, senza entrare troppo nel dettaglio di ogni fase. Per ciascuna di queste, infatti, sarebbe necessario un libro, ma noi ci limiteremo solamente a rappresentare le fasi salienti del lavoro.

Come restaurare un’auto d’epoca: un’opera in più atti

Alla domanda come restaurare un’auto d’epoca, la risposta non può che essere una metafora. Un’opera in più atti, per essere compresa fino in fondo, richiede un ascolto completo, lasciando lo spazio necessario affinché ogni singola nota assuma il giusto significato nel complesso. Restaurare auto d’epoca significa proprio questo: dedicare il giusto impegno a ogni singolo aspetto, dalla scelta del modello di automobile, alla vettura stessa, naturalmente passando per tutti i lavori di restauro in sé. Il rischio, viceversa, è quello di destinare particolare attenzione, per esempio, alla scelta dell’auto del cuore, ma di rovinare tutto il resto con un restauro approssimativo, che non rispetta il reale valore storico dell’automobile. Vediamo, quindi, le fasi per il restauro macchine d’epoca.

Scegliere l’automobile d’epoca da restaurare

Iniziamo da un aspetto fondamentale: la scelta dell’automobile d’epoca. Non ci dilungheremo su come comprare auto d’epoca, a cui già ci siamo dedicati in passato. Risulta evidente, però, che una prima riflessione passa dalla scelta dell’automobile da restaurare. Acquistare un’automobile d’epoca significa, prima di tutto, apprezzare il reale valore dell’automobile. Quando si parla di valore non si intende solamente quello economico, che pure ha una propria importanza, ma anche e soprattutto il valore storico. Evidentemente, quindi, la selezione dell’automobile deve avvenire per due questioni. La prima riguarda, chiaramente, il gusto dell’acquirente: chi si prepara a uno sforzo economico e di lavoro, deve amare ciò che sta facendo, pena il fallimento dell’opera. La seconda, invece, riguarda il valore dell’automobile nell’ambito della storia dell’automobilismo: di automobili d’epoca, intendiamoci, ne esistono molte, non tutte, però, hanno lo stesso valore. È buona norma, quindi, scegliere le automobili da restaurare tenendo ben presente questo aspetto.

Ristrutturazione auto d’epoca: da dove iniziare

La ristrutturazione auto d’epoca, una volta selezionata la vettura che si desidera preservare, possono essere di varia natura. Ovviamente, già in fase di acquisto dell’auto d’epoca occorre tener presente gli interventi necessari: può essere frustrante, o addirittura antieconomico, acquistare un rottame il cui restauro non porterà mai a un risultato apprezzabile. Detto ciò, sono due essenzialmente le direttrici di restauro auto antiche: l’aspetto meccanico, che concerne essenzialmente il motore e la ciclistica, e l’aspetto estetico, che riguarda interni ed esterni della vettura.

Prima di procedere in questo senso, comunque, occorre fare una scelta a priori: la restaurazione auto dovrà essere conservativa oppure no? In altre parole, si vuole preservare le caratteristiche meccaniche ed estetiche dell’automobile oppure si desidera dotare la vettura di nuove soluzioni che, in un caso o nell’altro, migliorano la vettura? Questa scelta, apparentemente banale, è in realtà determinata da più fattori. Ultimo, ma non meno importante, il valore storico della vettura: auto d’epoca dal valore storico elevato, naturalmente, è preferibile preservarle, mentre automobili con scarso valore storico possono essere tranquillamente stravolte, senza il timore di intaccarne l’importanza. Il restauro conservativo di un’auto d’epoca, tuttavia, implica non poche difficoltà: un caso su tutti è il reperimento della componentistica di ricambio. I pezzi di ricambio di automobili d’epoca, di per sé, possono essere molto cari. Soprattutto, possono essere introvabili: questo, al pari di molte altre cose, è un aspetto da tenere in considerazione prima di ristrutturare auto. Ovviamente, come in tutte le fasi di restauro, anche nell’opera di ricerca dei ricambi è possibile rivolgersi a ditta specializzate che aiuteranno a individuare il ricambio, nuovo o usato che sia, più adatto al restauro.

Da dove iniziare nel restauro di un’auto d’epoca

Come detto, il restauro di un’auto d’epoca contempla due questioni: quella meccanica e quella estetica. Ognuno di questi aspetti ha diverse implicazioni. Nel primo caso il motore d’epoca, certamente, ma anche il cambio e tutti i relativi organi di trasmissione, i freni, le sospensioni e molto altro ancora. Nel secondo caso, il lavoro di restauro auto d’epoca può essere ancora più complesso, a seconda dello stato di conservazione della vettura. Sebbene in questi casi sia sempre preferibile intervenire in maniera radicale, al fine di non dover affrontare più volte i costi di smontaggio e rimontaggio, è evidente che l’intervento può essere più o meno approfondito. Certamente, è indispensabile intervenire su eventuali punti di ruggine, che presto o tardi potrebbero determinare il deterioramento della carrozzeria. Se possibile, sarebbe sempre meglio conservare la verniciatura originale del veicolo, ma ciò non significa preservare eventuali graffi, ammaccature o altre imperfezioni estetiche. Questo vale anche per gli interni, che spesso si disfano col passare del tempo conferendo all’automobile un aspetto vissuto se non altro.

Anche in questo caso, comunque, è possibile rivolgersi a professionisti che possono condurre il restauro dell’automobile dall’inizio alla fine. Naturalmente, la scelta di un partner di restauro è determinata dallo stato di conservazione della vettura e dal budget a disposizione. Piccoli interventi di manutenzione possono anche essere eseguiti autonomamente, nella consapevolezza tuttavia che eventuali errori si possono pagare a caro prezzo.

Un aspetto importante, pertanto, è proprio quel che riguarda il costo del restauro di un’automobile d’epoca. Mai come in questo caso è necessario rispondere che dipende da un quantitativo di fattori così elevato da non poter dare una stima realistica. I fattori che determinano questo aspetto sono molteplici e riguardano: costo di acquisto dell’automobile, tipologia di interventi necessari, tipologia di restauro (conservativo o non), reperibilità dei ricambi, professionisti coinvolti nel restauro, ecc. Sarà la somma di tutti questi aspetti a determinare, in ultima analisi, il costo del restauro. L’esperienza di ristrutturare un’auto d’epoca, tuttavia, resta un’avventura da vivere per chiunque ami il mondo delle automobili. Se si tratta di Porsche, poi, sappiate che noi possiamo essere al vostro fianco.

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