Porsche Exclusive Manufaktur, dove le Porsche sono speciali

Ciascuna Porsche, a modo suo, è speciale. Può trattarsi di un’automobile d’epoca, che ha fatto la storia dell’automobilismo e della casa di Stoccarda, oppure uno degli ultimi modelli, che sempre più rasenta la perfezione della tecnica e del design. In casa Porsche, però, nulla è scontato. Così, automobili già di per sé speciali, grazie al programma Porsche Exclusive Manufaktur, possono diventare ancor più speciali. Se non conoscete ancora questo programma oppure se volete scoprire le sue particolarità, non vi resta altro da fare che mettervi comodi e leggere questo approfondimento.

Con Porsche Exclusive, alle radici della personalizzazione di Porsche

Sin dagli albori dell’attività in campo automobilistico, Ferry Porsche rispose a un’esigenza: quella di realizzare un’automobile che, prima di tutto, piacesse a egli. Come spesso accade, il peggior giudice di un’impresa siamo noi stessi. Certamente, non fu diverso per il fondatore della casa costruttrice, che quasi da subito si rese conto dell’incredibile opportunità offerta dalla personalizzazione delle automobili. Il suo gusto, certamente, era importante, ma le richieste speciali da parte dei clienti lo erano ancor di più. Vediamo, dunque, le origini del Porsche Exclusive Manufaktur, il programma messo a punto per personalizzare qualsiasi Porsche.

Le origini del programma Porsche Exclusive Manufaktur

La stessa casa di Stoccarda, nel presentare il programma Porsche Exclusive, ricorda che già nel 1950 fu realizzata una Porsche 356 interamente ricoperta di pelliccia ecologica. Una stravaganza? Forse sì, ma anche l’immensa soddisfazione di un cliente che, da quel momento in poi, si sarebbe fidelizzato alla casa stessa per il resto della vita. Del resto, a Porsche non pervenivano solo richieste stravaganti. Anzi, ricca era la richiesta di accessori destinati a rendere ancora più sportive le sue automobili. Ne sono un esempio gli scarichi a due condotti allungati, che furono sviluppati appositamente per soddisfare le richieste di una clientela votata al motorsport. E forse, anche per questa ragione, nel 1978 la casa di Stoccarda decise di istituzionalizzare un settore che, di fatto, era sempre esistito. In quell’anno, infatti, nacque l’apposito reparto in cui sarebbero confluite, successivamente, tutte le richieste speciali per le automobili di serie. Il suo nome, in origine, era Sonderwunschprogramm, programma richieste speciali. Il suo impegno, come vedremo, è stato ed è ancora oggi proficuo.

Le automobili speciali del Porsche Exclusive Manufaktur

L’elenco delle automobili uscite dal Sonderwunschprogramm, prima, e dal Porsche Exclusive Manufaktur, dopo, è lungo. Soffermandosi solo sulle principali realizzazioni, possiamo indubbiamente partire dalla Porsche 935 Street. Nel 1983, infatti, giunse al reparto la richieste di realizzare una versione stradale della vettura da corsa. Un incredibile mix di prestazioni sportive, come dimostrano le innumerevoli vittorie dell’automobile, e di lusso, come ci ha abituato da sempre la casa della cavallina. Un risultato unico nel suo genere, che ancora oggi è in grado di far girare la testa a molti. Spostandoci di qualche anno più avanti, poi, è la volta della Porsche 959. Forse complice anche la vittoria alla Dakar, al reparto Porsche Exclusive giunse la richiesta di uno sceicco di una versione unica: di essa ne furono prodotti solamente sette esemplari, ancora oggi preziosissimi per la loro unicità.

Chiusa la parantesi degli anni Ottanta, a cavallo del biennio ’92-’93, il reparto richieste speciali si dedicò a un’altra iniziativa. Quella che mirava alla realizzazione di una Porsche 911 Turbo S ancora più estrema della versione stradale. L’elaborazione del reparto Porsche Exclusive, infatti, portò a un ulteriore alleggerimento grazie alla sua struttura in materiali ultraleggeri. Il risultato fu quello di prestazioni ancora più estreme, grazie alla riduzione di peso ottenuta. Di questa versione, in tutto, il reparto richieste speciali di Porsche realizzò 86 esemplari. Inutile dire che anche questa versione è assolutamente rara e preziosa.

Negli anni Duemila, poi, il numero di richieste aumentò. Non solo in numero, ma anche dal punto di vista della tipologia di richieste pervenute. Nel 2003, per esempio, il designer Carlo Rampazzi si presentò a Zuffenhausen con un piatto. Di questo egli voleva fosse ripreso il colore: una particolare tinta di arancione che Rampazzi voleva fosse applicato sia agli interni che agli esterni di una Porsche 911 Turbo Cabriolet. Una richiesta che, ancora una volta, la casa di Stoccarda riuscì a soddisfare grazie al programma Porsche Exclusive. Ancora, fra decine di richieste, spicca quella che celebra i primi tredici membri di un Porsche Club: nel 2012, infatti, il reparto realizzò tredici esemplari della 911 Club Coupé, una chicca per intenditori.

Il programma richieste speciali di Porsche

Ancora oggi, il programma richieste speciali di Porsche è in attività. Anzi, la sua funzione si è triplicata: da un lato, i tecnici del reparto di occupano di soddisfare le richieste della clientela. Questo significa impiegare materiali speciali, come il carbonio, oppure realizzare personalizzazioni estetiche, come potrebbe essere la colorazione dell’automobile. Dall’altro, il Porsche Exclusive Manufaktur si occupa della progettazione, in collaborazione col Porsche Design Studio, di edizioni speciali di ciascun modello e, ancor più, delle vere e proprie serie limitate, come la Panamera Exclusive Series, che conferiscono ancora più esclusività a ciascun modello di automobile. È anche grazie a queste che Porsche riesce a soddisfare le richieste di una clientela sempre più esigente.