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Porsche elettrica

Porsche elettrica: l’evoluzione verso la prima full electric

Il futuro dell’automobile, ormai, appare scritto e parla di elettrico. Di questo ne sono convinti anche a Stoccarda, dove già da tempo si parla di Porsche elettrica. L’impegno in questo senso, come sanno i più attenti alle novità della casa, è stato confermato recentemente dalla presentazione della Porsche Taycan. Questa, tuttavia, rappresenta solamente l’ultima evoluzione di Porsche nell’ambito delle alimentazioni alternative. In questo articolo, ripercorreremo le principali tappe che hanno condotto la casa a commercializzare automobili totalmente elettriche. Con qualche sorpresa.

Porsche elettrica: una storia che parte da lontano

Alzino la mano quanti credono che la prima Porsche elettrica sia stata prodotta negli anni Duemila. Spiace comunicarvi che siete stati tutti rimandati. Per rintracciare i primi modelli di automobile elettrica firmata da Ferdinand Porsche, infatti, occorre cercare nei libri di storia. Precisamente alla pagine datate 14 aprile 1900, giorno dell’inaugurazione dell’Esposizione Mondiale di Parigi. Proprio nella capitale francese, di fronte a un pubblico stupefatto, fu presentata la Lohner-Porsche P1. Il mezzo, progettato per l’appunto dal 25enne ingegnere Porsche e prodotto dalla casa K.u.k. Hofwagenfabrik-Jakob Lohner & Co., aveva una caratteristica innovativa per l’epoca: le ruote anteriori, invece che dal tradizionale motore termico, erano trascinate da un motore elettrico incorporato al loro interno. A tutti gli effetti, oltre che essere la prima automobile elettrica, questo modello può essere considerata la prima Porsche a motore elettrico.

porsche lohner p1

Di questo primo modello ne furono prodotti circa trecento esemplari, ma il connubio fra Porsche e l’elettrico non si esaurì con esse. Nello stesso anno, infatti, l’ingegnere boemo progettò anche delle automobili da corsa elettriche, riuscendo peraltro a stabilire alcuni dei record. Tuttavia, si trattava degli albori di una tecnica ancora acerba. Basti pensare che il pacco batterie di una di queste automobili arrivava a pesare anche 1.800 chilogrammi. Eppure, l’intuizione di applicare il motore direttamente sul mozzo, proprio come avveniva sulla Lohner-Porsche, fu adottato persino dalla NASA nei suoi mezzi lunari.

Per assistere alla vera e propria rivoluzione elettrica in casa Porsche, però, bisogna attendere il nuovo millennio. Il passaggio, come in tutte le rivoluzioni che hanno a che fare con le automobili, è stato graduale. In alcuni casi passando anche per le competizioni motoristiche, che hanno dato il via alla trasformazione.

La prima ibrida stradale: Porsche 918

Quando nel 2010 Porsche presentò la 918 Spyder, nel mondo solo pochi addetti ai lavori credevano che le automobili elettriche avrebbero conquistato il ruolo che oggi occupano. Al salone dell’Automobile di Ginevra, però, la prima Porsche ibrida attirò non poche attenzioni.

porsche 918 spyder

Merito, oltre che del V8 di cui l’automobile era dotata, dei due motori elettrici disposti rispettivamente sull’asse anteriore e su quello posteriore. Il primo, un classico motore termico derivato dalla Porsche RS Spyder, era in grado di erogare una potenza massima di 608 CV. Il motore elettrico sull’asse posteriore, invece, poteva esprimere 156 CV, mentre quello sull’asse anteriore 129 CV. In sostanza, a piena potenza, l’automobile arrivava fino a 893 CV, per una coppia massima di 1.275 Nm. Grazie a questa potenza, l’automobile poteva raggiungere i 345 km/h e scattare da 0 a 100 km/h in soli 2,6 s.

La prima Porsche ibrida: la 919 Hybrid

La naturale evoluzione di questi primi esperimenti di Porsche ibride non poteva che essere la pista. Dopo l’esperienza della 997 GT3 R Hybrid, infatti, nel 2014 la casa decise di tornare nelle competizioni di endurance con un’automobile ibrida: la Porsche 919 Hybrid. Si trattava a tutti gli effetti della prima Porsche ibrida da gara, visto che era dotata di un motore termico – in questo caso un V4 da due litri – e un motore elettrico capace di erogare oltre 400 CV.

Porsche 919 hybrid

Con questo mostro di potenza, capace di raggiungere i 340 km/h, Porsche si assicurò il titolo piloti e quello costruttori nel campionato del Mondo Endurance FIA. È anche grazie all’esperienza maturata in questo ambito se Porsche ha proseguito la rivoluzione dei propri listini, introducendo le prime automobili ibride, che l’avrebbero poi portata alla prima Porsche con trazione elettrica.

Il listino delle ibride Porsche si allarga

A questo punto, i tempi erano maturi per il primo passo verso la rivoluzione. Nel 2011, a distanza di sette anni dalla sua presentazione, la Porsche Cayenne continuava a riscuotere grande successo. Così, con la seconda serie dell’automobile, la casa di Stoccarda decise di lanciare una nuova versione elettrica: la Porsche Cayenne S Hybrid. Sotto il cofano, insieme a un V6 da tre litri, conviveva anche un piccolo motore elettrico da 48 CV, capace di spingere la potenza fino a 380 CV e di far vivere sensazioni simili a quelle della Cayenne S, con motore V8.

Nello stesso anno, sfruttando la stessa impostazione, anche un altro modello della casa si votò all’elettrico. Era la Porsche Panamera S Hybrid. La potenza era leggermente inferiore, 333 CV, ma l’automobile assicurava comunque una velocità massima di 270 km/h e, soprattutto, consumi molto ridotti in relazione alla potenza in gioco. Da questo momento, la corsa della Porsche con motore elettrico era ormai lanciata. Negli anni successivi, infatti, la casa ha affinato ulteriormente la tecnica, presentando le evoluzioni di questi modelli, sempre più performanti. È a questo punto che manca l’ultimo passo verso l’elettrico puro.

Porsche Taycan, la prima vera elettrica

E siamo all’ultima evoluzione in questo lungo percorso verso la Porsche elettrica. Dopo il lungo avvicinamento, la casa di Stoccarda decide infatti che è giunto il momento di abbandonare gradualmente i motori termici per passare al full electric. Non a caso il nome inizialmente assegnato al nuovo progetto è Mission-E. E come elettrico, per l’appunto, a simboleggiare il passaggio verso il futuro. Solo successivamente, l’automobile ha acquisito il nome con cui oggi conosciamo questo modello: Porsche Taycan.

L’automobile, presentata per la prima volta al salone di Francoforte del 2019, è dotata di un motore elettrico capace di esprimere, nella versione Turbo S, fino a 761 CV e una coppia massima di 1.050 Nm. Valori che la spingono fino a 260 km/h e da 0 a 100 km/h in 2,8 s.

Questa è la lunga storia delle Porsche elettriche. Oltre un secolo di progetti all’avanguardia che, a più riprese, hanno condotto la casa di Stoccarda verso il futuro. Ora, non resta che aspettare di vedere cos’altro ci riserverà.

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