Mavment Blog

porsche 997

Porsche 997: una vettura nuova, che si rifà al passato di Stoccarda

Pensate a un atleta, un calciatore magari, che tramanda ciò che ha imparato in anni di carriera al figlio. E poi quest’ultimo, che tramanda ancora al nipote del primo. E ancora e ancora, per otto volte in totale. Ecco, questo è ciò che è avvenuto – e avviene ancora oggi – con la Porsche 911. Giunti alla Porsche 997, non era affatto scontato che la casa di Stoccarda riuscisse a regalare ancora un modello all’altezza delle aspettative degli amanti del marchio. Eppure, le oltre 213 mila 997 Porsche prodotte, in tutte le sue varianti, dimostrano esattamente il contrario. Conosciamo la 997 nella sua storia e nelle sue particolarità.

Porsche 997, l’ottava generazione della 911

Come tutti sanno, la prima Porsche 911 – o, più correttamente, la Porsche 901 – fu presentata nel 1963. Per questo, quando agli inizi degli anni Duemila si avvia la progettazione del nuovo modello, quello che poi passerà alla storia come Porsche 997, vi sono grandi aspettative sul modello che attraverserà il cinquantesimo anniversario della storia della vettura..

Il primo aspetto su cui i tecnici di Zuffenhausen si concentrarono nella progettazione della Porsche 997 fu il design. La filosofia di base della nuova vettura, infatti, è legata agli stilemi tradizionali del modello, ovviamente rivisti in chiave moderna. Non solo, perché con la 997 fu introdotto anche un nuovo motore, come vedremo, ancora più performante. Prima di addentrarci nei dettagli tecnici, però, facciamo un breve salto nella storia della 997 Porsche.

Storia breve della Porsche 997

Mentre la Porsche 996 completava il suo ciclo di sviluppo, i progettisti di Zuffenhausen furono chiamati a uno sforzo ancora superiore per la sua erede. A tal proposito, già nel febbraio del 1999 la progettazione del nuovo modello era già avviata. Un lavoro meticoloso, che richiederà anni di sviluppo, specialmente nel design della nuova vettura. Solamente nel 2001, infatti, il capo progettista di Porsche, Grant Larson, approverà il progetto 997. La presentazione del modello definitivo, tuttavia, arriverà solamente nel 2003, mentre l’entrata in produzione avvenne nel 2004. Scopriamo adesso i dettagli tecnici di questa automobile.

Il motore della Porsche 997: un nuovo Boxer da record

Al lancio, a bordo della Porsche 997 era montata una nuova generazione di motori boxer, fra i più potenti di sempre: si trattava di un sei cilindri sovralimentato, capace di erogare ben 450 CV di potenza massima a 6.500 giri/min, 30 CV in più rispetto alla precedente generazione. Inoltre, la 997 Carrera S era in grado di sviluppare una coppia di 530 Nm tra i 2.300 e i 5.000 giri/min. Questo incremento prestazionale fu reso possibile da un sistema di iniezione piezoelettrico migliorato e grazie a una disposizione simmetrica dei turbocompressori, montati specularmente rispetto al propulsore, e di dimensioni più generose rispetto al passato: la girante montata sulla turbina, infatti, avevano un diametro di 48 millimetri, tre in più rispetto al passato, mentre la girante del compressore era di 55 millimetri, quattro più rispetto alla precedente versione. Inoltre, erano dotate di valvole Wastegate dotati di motori elettrici passo-passo, che innalzavano ulteriormente il loro rendimento.

Grazie a tutto ciò, la Porsche 997 Carrera S riuscì a raggiungere la velocità massima di 308 km/h, mentre la versione 4S si fermò “solamente” a 306 km/h. A fare impressione, però, era l’accelerazione, che, rispetto ai modelli precedenti, migliorava di ben 0,4 s. La Carrera S, infatti, era in grado di staccare lo 0-100 km/h in circa 4 secondi. Tempi che si potevano ulteriormente migliorare grazie al pacchetto Sport Chrono. Per la prima volta, poi, la Porsche 997 Carrera S e la Porsche 997 Carrera 4S viene montato il cambio PDK a otto rapporti, invece dei sette della precedente versione, che assicura maggiore comfort di marcia, ma anche prestazioni ed efficienza.

Tutto ciò, inevitabilmente, si riversava anche su pista. Grazie al nuovo motore, infatti, la Porsche 997 riuscì a ridurre di cinque secondi il tempo sul giro del Nordschleife Nürburgring, fissandolo su 7’25’’.

Al di là della tecnologia e dei numeri, comunque, fu fatto anche un lungo lavoro per “disegnare” il sound della 997 Porsche. Nella progettazione degli scarichi, a tal proposito, furono inseriti nei terminali farfalle parzializzatrici, mosse da motori elettrici passo-passo, che consentivano di regolare accuratamente la risposta in potenza e, quindi, un’esperienza sonora affascinante.

Il design della Porsche 997: modernità e tradizione

Per il disegno della 997 i tecnici di Zuffenhausen si ispirarono alle radici della Porsche 911. Ciò si denota, in particolare, all’asse anteriore, cresciuto di 45 millimetri, che riprendeva una delle caratteristiche principali dell’icona della casa. Questo, insieme all’incremento apportato all’asse posteriore – cresciuto anch’esso di 44 millimetri – conferì al design della Porsche 997 un’impronta più larga a terra, generalmente dei modelli a trazione integrale.

Per snellire la figura anteriormente, e conferire alla 997 così un maggiore dinamismo alla vettura, i tecnici di Zuffenhausen disegnarono un cofano proteso in avanti e accentuato da un avvallamento posto proprio dinanzi al parabrezza, tipico delle serie G. Su di esso, poi, furono installati fari a LED di nuova concezione, ma sempre nel rispetto dello stile Porsche. Complessivamente, comunque, la 997 crebbe di 20 millimetri, mentre il passo rimase sostanzialmente lo stesso della serie precedente.

Lungo la fiancata, poi, si lavorò in particolar modo per migliorare l’aerodinamica della vettura. per questo, furono previste maniglie a scomparsa, che contribuiscono a rendere ancora più pulito il profilo dell’automobile. Anche gli specchietti revisori furono ridisegnati con l’obiettivo di ridurre i fruscii aerodinamici. Per aumentare l’impatto laterale, anche le ruote del retrotreno furono aumentate di un pollice, così da dare maggiore compattezza al veicolo.

Anche posteriormente fu fatto un lavoro di ottimizzazione ottica delle forme. Lo spoiler posteriore, a fuoriuscita variabile, dominava l’andamento del profilo. Lungo il posteriore, poi, fu disposto una sottile fascia luminosa, che procedeva senza interruzioni, mentre l’andamento delle lamelle della presa d’aria riprendevano le linee del lunotto con una particolarità: nelle versioni a trazione posteriore, le lamelle erano di colore nero, mentre in quelli a trazione integrale le lamelle erano cromate.

Come per gli esterni, anche gli interni della Porsche 997 furono disegnati riprendendo le linee classiche delle 911 anni Settanta. Le linee, pertanto, sono rettilinee e il piano degli strumenti è incassato, all’interno di due piani orizzontali. La plancia, accanto ai classici strumenti Porsche, prevede anche dei display free-form senza cornice. Anche per i sedili fu fatto un lavoro di revisione, che condusse a una riduzione dei pesi di circa tre chilogrammi, ma, al contempo, a offrire un maggiore sostegno laterale.

Questa è la storia della Porsche 997, le sue caratteristiche e le sue prestazioni. Se ne possedete una, sappiate che si sta già trasformando in un piccolo gioiello. Se ne desiderate una, invece, tenete presente che potrebbe essere già tardi per acquistarne una. In ogni caso, se avete bisogno di ricambi per Porsche 997, come sempre, rivolgetevi ai professionisti di Mavment.

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x