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Porsche Singer, la Porsche 911 migliore di sempre

Everything is important, tutto è importante. Questa è la filosofia su cui si basa il lavoro di restomod delle Porsche Singer, cioè le Porsche restaurate e modificate dall’azienda statunitense Singer Vehicle Design. Un lavoro di cesello, fatto per migliorare vetture già di elevatissimo livello, per ottenere piccoli capolavori come la Porsche 911 Singer. Oggi, per l’appunto, conosciamo meglio la storia della Singer Porsche, dell’azienda, del suo fondatore e delle sue creazioni più interessanti.

Porsche Singer, le Porsche dove tutto è importante

Nel pericoloso territorio delle Porsche modificate, dove è facile urtare i sentimenti dei porschisti più sensibili e fedeli al marchio, sono numerose le aziende che si aggirano a loro rischio e pericolo. Non tutte, com’è facile intuire, riescono a ottenere quel successo di pubblico che ci si potrebbe aspettare da una Porsche migliorata in quei (pochi) punti in cui difetta. Fra tutte le automobili sfornate da queste aziende, probabilmente, le Porsche Singer sono quelle che incontrano maggiormente i favori del pubblico. Conosciamo meglio la storia della Singer Vehicle Design e delle sue creazioni.

La storia delle Porsche Singer, ossia la storia di Singer Vehicle Design

 

porsche 911 singer

Che cos’hanno in comune la Porsche, il cugino del frontman degli Iron Maiden e il celebre ingegnere tedesco, Norbert Singer? La risposta, se non fosse ancora chiaro, sono proprio le Porsche Singer. Dietro il marchio Singer Vehicle Design, infatti, si cela proprio un musicista: Rob Dickinson. Per quanti non lo conoscessero, oltre che essere il cugino paterno del più celebre Bruce, è anche stato frontman del gruppo Catherine Wheel.

Al di là delle performance canore, tuttavia, da buon designer qual è, si appassiona sin dalla più tenera età alle forme della Porsche 911. Quando a metà degli anni Duemila si trasferì a New York, lui che è nato a Norwich in Inghilterra, decise di acquistare l’automobile dei suoi sogni. La scelta ricadde su una 911 del 1969 color Bahama Yellow, che però ancora non rispondeva alle caratteristiche che egli ricercava. Per questo, iniziò un lavoro di personalizzazione sull’automobile, che all’epoca era molto in voga negli States grazie all’ottimo lavoro svolto da Max Hoffman. L’automobile fu dotata di paraurti allargati, in stile racing che si ispiravano alla ST, e fu colorata con una livrea speciale, tono su tono. Incredibilmente, la Porsche 911 di Dickinson iniziò ad attirare l’attenzione dei residenti nella Grande Mela, che iniziarono ad avanzare richieste.

Per questo, abbandonato il gruppo di cui faceva parte – ha successivamente iniziato una carriera come solista – Dickinson decise di fondare, nel 2009 a Los Angeles in California, la Singer Vehicle Design. Perché Singer? Come spiegato dal suo stesso fondatore, le ragioni sono essenzialmente due: la prima è la dedica all’ingegnere tedesco Norbert Singer, che ha svolto un ruolo chiave in tutte le sedici vittorie di Porsche alla 24 Ore di Le Mans; la seconda, invece, è un riferimento alla precedente carriera di Dickinson, cioè quella di singer ossia cantante. Fatto sta che, da allora, l’azienda ha iniziato a produrre le Porsche Singer. Scoperta questa storia, adesso è il caso di iniziare ad approfondire le automobili della casa.

Come nascono le Porsche Singer

interni porsche singer

Sin dalla fondazione dell’azienda, Dickinson ha imposto un obiettivo: celebrare al meglio l’automobile sportiva migliore al mondo, la Porsche 911. Per arrivare a questo obiettivo le Singer Porsche non sono semplicemente una rivisitazione o un restauro. Piuttosto, rappresentano un nuovo concetto di automobile, realizzata in base agli stilemi originali delle Porsche costruite a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta, ma con tecnologie fra le più moderne presenti sul mercato.

La prima automobile, come detto, fu la Porsche 911 del 1969. Successivamente, però, le amorevoli cure della Singer Vehicle Design si indirizzarono sulla Carrera 3.2 degli anni Ottanta. La scelta finale, però, fu sulle Porsche 911 della serie 964 costruite fra il 1989 e il 1993. Queste, secondo le esigenze di Dickinson, rappresentavano la base migliore per la personalizzazione delle Porsche Singer. Ancora oggi, nonostante il progresso tecnologico delle più recenti 911, l’azienda continua a personalizzare questo modello, di cui ha una conoscenza molto approfondita e che consente grande personalizzazione.

Le Porsche 911 che vengono prese dai tecnici di Singer Vehicle Design, quindi, vengono totalmente smontate. Di loro, in definitiva, viene conservato solamente il telaio e il basamento del motore. Tutto il resto, sia internamente che esternamente, viene aggiornato in maniera pressoché illimitata. La Porsche 911 Singer, di cui adesso parleremo più diffusamente, diventa un piccolo capolavoro basato sullo stile classico di questa vettura ma su una tecnologia moderna ed efficiente.

La personalizzazione estrema della Porsche 911 Singer

esterni porsche singer

La Porsche 911 Singer è una produzione su misura per il cliente che richiede anche sette mesi di lavorazioni. Esternamente, come detto, dell’automobile originale si salvano solamente il telaio. Tutti i lamierati, invece, sono sostituiti con pannelli in fibra di carbonio, che consente di aumentare la rigidità della vettura e, al tempo stessi, di ridurre sensibilmente il peso dell’automobile. Al termine del lavoro di personalizzazione, infatti, l’automobile arriva a pesare solamente 1.200 kg, a tutto beneficio delle prestazioni. Persino la fanaleria, che a prima vista potrebbe sembrare composta dai classici fanali Porsche 911, è in realtà frutto di una realizzazione ad hoc, per rispondere alle più stringenti normative. La colorazione della nuova Porsche può essere scelta da una cartella selezionatissima di settanta colori presi fra gli originali Porsche, a cui si aggiungono poi altri colori messi a punto da Singer Vehicle Design.

Anche internamente la 911 Singer viene totalmente rivista. Dopo essere stata scarificata da ogni tipo di interni, infatti, vengono installati nuovi sedili Recaro. Le nuove sedute, che possono essere scelti fra tre tipologie dal più confortevole a quello più sportivo, hanno una forma che richiama quella originale installata sulle 911 fino al 1973. A differenza di questi, però, i nuovi sedili della Porsche Singer hanno un sistema automatizzato che consente di personalizzare la seduta a piacimento. Come per gli esterni, anche per gli interni è possibile scegliere il colore che, poi, sarà ripreso anche per le finiture esterne di scritte, cerchi e finiture varie.

Il lavoro di personalizzazione interna, poi, prosegue anche con la strumentazione. Al posto di quella tradizionale, infatti, viene installato un nuovo cruscotto dotato di strumenti anch’essi dallo stile classico, ma, al tempo stesso moderni. A questi, poi, si aggiunge un cronografo firmato da TAG Heuer, che ricorda quello usato anche da Steve McQueen. Gli interni, poi, sono completati con un moderno impianto di aria condizionata, vetri elettrici e altri optional selezionabili da un catalogo di oltre quaranta accessori a cui è possibile aggiungerne altri su richiesta.

I motori delle 911 Singer, personalizzati da Cosworth

Con una personalizzazione così, il motore non può essere messo da parte. Per la 911 Singer, quindi, sono stati messi a punto da parte dei tecnici britannici della Cosworth tre possibili soluzioni. La prima, molto più simile all’originale, è un 3.600 cm3, dotato di una potenza massima di 270 CV, un 3.800 cm3, con 360 CV, e il più cattivo 4.000 cm3, che di potenza ne ha 400 CV. Ciascun motore, poi, può essere accoppiato a un cambio a cinque o sei rapporti, che possono essere settati secondo le esigenze del cliente. Infine, i tecnici di Cosworth hanno lavorato anche per affinare il suono, reso il più simile possibile a quello di Porsche ma ancora più affascinante.

Quanto costa mettere in garage una Porsche Singer? Difficile a dirsi, visto che la produzione è ristretta e comunque altamente personalizzabile. Orientativamente il prezzo di base può variare da 350 mila a 500 mila dollari. Una cifra molto elevata, che consente tuttavia di mettersi alla guida di un’automobile unica nel suo genere.

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