Mavment Blog

porsche 996

Porsche 996, il primo sorso d’acqua

Avete mai tenuto fra le mani il buon vecchio Gran Turismo 3? Per chi non lo conoscesse, come tutti quelli della saga di Gran Turismo, si tratta di uno dei simulatori di guida più conosciuti e amati di sempre. Cosa c’entra GT3 con Porsche? Se scrutate bene la copertina, sotto al logo della saga, potrete notare qualcosa di conosciuto. Sì certo, si tratta di un faro, ma non di uno qualsiasi. È quello iconico della Porsche 996, la prima automobile della casa di Stoccarda con motore boxer raffreddato a liquido. Oggi andremo a scoprire la 996 Porsche, che segnò l’abbandono del raffreddamento ad aria per la casa di Stoccarda e, anche per questo, si meritò la copertina di un videogame così importante.

Porsche 911, la 911 che guardava al futuro

A distanza di ben trentaquattro anni dalla prima Porsche 911, la casa di Stoccarda con il progetto della Porsche 996 911 volse lo sguardo verso il futuro. Era il 1997 e Zuffenhausen, con la quarta generazione della 911 che seguiva la Porsche 993, per l’appunto la Porsche 996, aprì un nuovo capitolo della storia di questo progetto dalla storia infinita. Un progetto che aveva un duplice obiettivo: da un lato quello di contenere i costi di produzione, attraverso la condivisione di numerose parti con la Boxster, e dall’altro quello di proiettare la 911 nel futuro, introducendo una novità destinata a far discutere ancora oggi gli appassionati della casa di Stoccarda, ma, al contempo, di assicurare prestazioni ancora superiori. Per questo, il progetto fu disegnato a partire da zero, a cominciare proprio dal design. Scopriamola meglio, prima di addentrarci nelle questioni motoristiche.

Il nuovo design della Porsche 996

Il nuovo design della carrozzeria della 996 Porsche, il cui disegno fu affidato al designer Porsche Pinky Lai sotto la guida di Harm Lagaay, venne tracciato fra il 1992 e il 1994. Obiettivo della nuova progettazione, oltre che quello di contenere i costi di sviluppo e di produzione, era quello di «disegnare la 911 del nuovo millennio». Così, si partì da una nuova progettazione: rispetto al disegno della Porsche 993, con la 996 crebbe sia il passo che la lunghezza complessiva: nel primo caso, l’incremento fu di otto centimetri, mentre nel secondo l’aumento fu di 18,5 centimetri. Anche la larghezza dell’automobile crebbe di tre centimetri, a beneficio del comfort di bordo. Sul frontale, la caratteristica più evidente riguardò il nuovo disegno dei fari, con la caratteristica forma a “frittata” di cui abbiamo già parlato, nome conferitogli per via della colorazione degli indicatori di direzione, mentre il parabrezza fu disposto con un maggiore angolo di inclinazione.

L’attento lavoro di sviluppo, basato anche sullo studio in galleria del vento, consentì di ottenere un coefficiente di penetrazione di appena 0,30. Inoltre, grazie all’impiego di acciai ad alta resistenza, il telaio era in grado di garantire una rigidezza del 45% più elevata che in passato, pur riuscendo a ottenere un peso complessivo più basso di circa 50 chilogrammi. A vuoto, infatti, la macchina faceva registrare un peso di 1.317 kg.

La rivoluzione del motore della Porsche 996

La vera novità introdotta dalla Porsche 996, però, fu sotto al cofano motore. Qui, infatti, che prese vita la nuova concezione di Porsche, costituita dal classico motore boxer, tuttavia rinnovato nel sistema di raffreddamento. La scelta fu determinata da numerosi fattori, fra cui la sostenibilità ambientale. Di fronte alle normative anti-inquinamento sempre più stringenti, infatti, si pose la necessità di introdurre un sistema a quattro valvole per cilindro. Da qui, l’esigenza di un sistema di raffreddamento più efficiente: non più il sistema basato sull’aria, che fino ad allora era stato sufficiente per tenere a bada la cavalleria Porsche, ma un nuovo sistema a liquido, capace di fronteggiare le potenze del momento e quelle del futuro.

E di potenza, il motore della Porsche 996 ne fu dotato fin dal principio. All’uscita, furono rese disponibili due versioni, la Porsche 996 Coupé e la Porsche 996 Cabriolet, entrambe equipaggiate con un propulsore da 3.387 cm3, capace di erogare una potenza massima di ben 300 CV. È la stessa potenza che è in grado di erogare la Porsche 911 Turbo 3.3. Poco dopo, con la crescita della cilindrata a 3,6 litri, la potenza arriva fino a 320 CV, che diventano 345 con il modello celebrativo 911 “40 Jahre”.

La produzione della Porsche 996, la prima di una nuova stirpe di Porsche 911, proseguì ininterrottamente dal 1997 e fino al 2005. In questi anni, nonostante le iniziali ritrosie della clientela Porsche, di tutte le sue innumerevoli varianti, sono state prodotte ben 175.262 esemplari. Un vero e proprio successo, per una delle automobili più importanti di sempre nella storia di Porsche.

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest

4 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
vincenzo
vincenzo
2 anni fa

Nel Museo della Porsche di Stoccarda, la tengono nascosta in un angolino. Anche loro sanno che non è stato un vero e proprio successo. Senza parlare poi dei problemi creati dal cuscinetto IMS

Fabrizio
2 anni fa

Il fatto che nell’usato sia quella piu’ economica la dice lunga sul gradimento degli appassionati…

Fabrizio.

Claudio
Claudio
2 anni fa

Una di grande presenza e molto ricercata negli interni(vedi la plancia!)Il modello Turbo (motore derivato dallaGT1 1998 ) un’eccellente Supercar con prestazioni superiori a certe V12 nostrane!

4
0
Would love your thoughts, please comment.x