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Porsche 911 GT1, nata per le piste finita in strada

Quando chiesero a Mark Webber della Porsche 911 GT1, uno che di automobili estreme se ne intende visto il suo passato, l’ex pilota australiano di Formula 1 rispose: «Mi sento fortunato a guidare una Porsche 911 GT1 stradale». E c’è da credergli visto i “ferri” che ha potuto condurre durante tutta la sua carriera motoristica. D’altro canto, la Porsche GT1, anche a distanza di anni, resta una delle automobili dell’epoca moderna della casa di Stoccarda fra le più affascinanti, rare, potenti e costose. Oggi, quindi, andremo alla scoperta di questa vettura, che nella sua versione stradale prese il nome di Porsche 911 GT1 Straßenversion, e che, ancora oggi, resta una delle più assurde automobili progettate dalla casa di Stoccarda.

La predecessora della Porsche Carrera GT: la Porsche 911 GT1

Di solito, quando un’automobile da corsa finisce fuori dalla pista, si consuma un dramma per il pilota e per tutto il suo team. Non è il caso della Porsche 911 GT1, un’automobile nata per competere nella classe GT1, ma che, uscendo fuori dalle piste, è diventata immortale per sempre. In qualche modo, la 911 GT1 stradale si può considerare la progenitrice di quella Porsche Carrera GT che, ancora oggi, resta senza ombra di dubbio la più estrema delle automobili Porsche. Non ci allontaniamo troppo dall’argomento di oggi e torniamo sulla mitica Porsche 911 GT1 Straßenversion andando alla scoperta della sua storia.

Breve storia della Porsche 911 GT1 e della sua versione stradale

Il nome della Porsche 911 GT1, di per sé, racconta già molto della Porsche 911 GT1. È evidente, infatti, che l’intenzione della casa di Stoccarda fosse quella di rimarcare una somiglianza con l’automobile più rappresentativa della casa, anche se di fatto questa non esisteva. Difatti, solamente una parte del telaio della GT1 era in comune con l’ultima versione raffreddata ad aria della Porsche 911, la Tipo 993. Una scelta, peraltro, dettata dal poco tempo a disposizione che non consentì ai tecnici di progettare un telaio in carbonio. Tutto il resto, affidato all’estro ingegneristico di Norbert Singer, fu invece riprogettato nel corso del 1995 per consentire alla 911 GT1 di competere alla 24 Ore di Le Mans del 1996.

Al debutto sul Circuit de la Sarthe furono due le automobili iscritte: una condotta da Thierry Boutsen, Hans-Joachim Stuck, e Bob Wollek, e l’altra da Yannick Dalmas, Scott Goodyear e a Karl Wendlinger. Pur non riuscendo ad accaparrarsi il primo posto assoluto, che per la cronaca fu comunque ottenuto da una Porsche, la 911 GT1 riuscì comunque a vincere la sua classe. Forti di questo risultato, l’anno successivo i tecnici della casa si aspettavano di poter ottenere ancora di più Nel 1997, quindi, fece il suo debutto la Porsche 911 GT1 Evo: le due automobili iscritte alla 24 Ore di Le Mans di quell’anno, nonostante le migliorie apportate dai tecnici della casa costruttrice, furono entrambe costrette al ritiro. Nel 1998, dopo un anno in ombra, la Porsche si decise a completare il progetto dell’automobile: per la nuova Porsche 911 GT1 Evo ’98, infatti, fu finalmente progettato il telaio in carbonio e un nuovo cambio sequenziale. Grazie a queste migliorie, e ai problemi registrati dalle principali contendenti, l’automobile tedesca riuscì a prendersi un’inaspettata rivincita: La 911 GT1 guidata da Laurent Aïello, Allan McNish e Stephane Ortelli riuscì a ottenere il primo posto assoluto, il sedicesimo nella storia della casa. Quando nel 1999 la FIA decise di cancellare la GT1 per mancanza di automobili iscritte, Porsche si decise a non concorrere neanche per Le Mans. Finì così la storia di questa straordinaria automobile, che però aveva anche una sorella stradale.

Per poter omologare la vettura secondo le regole della classe, infatti, nel 1996 la casa di Stoccarda iniziò la produzione di una versione stradale della GT1. Di questa prima versione, secondo quanto è possibile sapere, ne esistono solamente due vetture. Più consistente, invece, è la produzione della seconda versione della GT1, la Evo. Di questa, infatti, furono prodotti ventuno esemplari e di questi uno fu omologato da parte delle autorità tedesche. Nacque così la Porsche 911 GT1 Straßenversion, la versione stradale dell’automobile da corsa che in totale – a quanto è possibile sapere – fu prodotta in appena ventitré esemplari. Chiusa l’esperienza delle gare, dal 1998 Porsche non produsse più la vettura, poi sostituita dalla Carrera GT. Adesso, però, basta con la storia e passiamo alla parte succosa: i dati tecnici della GT1.

La tecnica dietro la 911 GT1 Porsche

Come abbiamo visto, della 911 GT1 Porsche esistono diverse versioni. All’esordio, come detto, l’automobile non era dotata di un telaio proprio, ma di uno derivato dalla 911. Diversa, invece, era la situazione del motore: la vettura, infatti, era dotata di un motore boxer 6 cilindri da 3.198 cm3 raffreddato ad acqua: un’anticipazione di quello che sarebbe stato il futuro di Porsche, che fino a quel momento produceva solo automobili raffreddate ad aria. Non solo, perché a differenza della versione stradale, che montava il motore a sbalzo, nella 911 GT1 i tecnici di Porsche avevano optato per la posizione centrale. In questa configurazione, comunque, l’automobile era in grado di sviluppare una potenza di 600 CV a 7.200 giri/min. Inutile dire che grazie al ridottissimo peso, pari a 1.050 kg anche grazie alla scocca in Kevlar, l’automobile era capace di prestazioni considerevoli. Tralasciando il 1997, le modifiche più sostanziali al progetto originario arrivarono poi nel 1998. Qui, come detto, furono introdotte delle migliorie, ma anche degli adeguamenti regolamentari. La potenza del motore, per esempio, fu costretta a una riduzione fino a 550 CV. Nonostante una competitività non ai massimi livelli, questo motore si rivelò più affidabile di quello della concorrenza e consentì all’automobile di trionfare a Le Mans.

La Porsche 911 GT1 Straßenversion, naturalmente non era da meno in quanto a potenza e tecnica. Per ottenere l’omologazione su strada, e rispettare i parametri di inquinamento, la Porsche dovette ridurre la potenza a “soli” 544 CV. Nonostante questo, l’automobile era in grado di prestazioni da capogiro: da 0 a 100 km/h in soli 3,5 secondi, raggiungendo una velocità massima limitata a 310 km/h. Numeri che rendevano la 911 GT1 capace di reggere il confronto con qualsiasi auto della concorrenza.

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eric
9 mesi fa

nice car

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