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Porsche Targa

Porsche Targa: la vera storia delle Porsche dedicate alla Targa Florio

La recente presentazione della Porsche 911 Targa serie 992 ha acceso un desiderio mai sopito fra gli amanti di questa particolare variante. La Porsche Targa, infatti, per chi non lo sapesse, è un marchio registrato della casa di Stoccarda, che vanta una tradizione lunga oltre cinquant’anni. Conosciamo da vicino le Targa e scopriamo la storia di queste Porsche speciali.

Porsche Targa: il design nato per caso

Immaginate un’automobile capace di unire la linea filante di una coupé e il piacere di guida, col vento fra i capelli, di una cabriolet. Fatto? Bene, avete appena immaginato un’automobile targa, anche detta targa top o, semplicemente, targa. Una particolare configurazione di automobile, che prese a diffondersi a partire dalla metà dagli anni Sessanta. Neanche a dirlo, a condurre verso il successo questa particolare configurazione di automobile, furono i progettisti della Porsche, che ne fece un proprio marchio di fabbrica. Nacque così la Porsche Targa: l’apprezzamento che il mercato dimostrò nei confronti di questa soluzione estetica, accese l’interesse anche delle altre case automobilistiche. Il marchio, tuttavia, è rimasto di proprietà della casa di Stoccarda.

La prima Porsche Targa: la Porsche 911 Targa

Verso la metà degli anni Sessanta, fra i progettisti di automobili convertibili, iniziò a diffondersi un timore: il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti, visto l’aumentare di incidenti con ribaltamento del veicolo, sembrava ormai orientato verso la messa a bando dei veicoli convertibili considerati fra i più pericolosi in caso di cappottamento. Una voce di corridoio, che però mise in allarmi tutti i principali produttori di automobili convertibili. Inclusa, ovviamente, la Porsche che già all’epoca aveva prodotto alcune delle automobili convertibili più belle di sempre. Da qui l’esigenza di individuare una soluzione tecnica ed estetica capace di non far rimpiangere le cabrio, ma anche di rispettare le futuribili novità normative.

La soluzione, almeno a Stoccarda, ricadde su una configurazione estetica che, in realtà, era già stata adottata in passato. Nel 1957, infatti, la Fiat aveva adottato una particolare configurazione per la sua 1200. Il sistema della casa torinese, in particolare, prevedeva un largo roll-bar, che correva dietro ai sedili degli occupanti, al quale si collegava il lunotto posteriore. Una soluzione, questa, che venne adoperata, nel 1961, anche dalla Triumph, dalla SAAB nel 1964 e dalla Toyota nel 1965. Nessuna di queste proposte, tuttavia, fu in grado di infiammare il mercato come avvenne con i modelli Porsche.

targa porsche

Quando all’International Automobil-Ausstellung di Francoforte, nel settembre del 1965, Porsche presentò le sue prime Porsche 911 Targa e Porsche 912 Targa si capì subito che quella sarebbe stata tutta un’altra storia. Il roll-bar, segnato in maniera inequivocabile da una linea argentea, era corredato da un lunotto in plastica pieghevole, che consentiva di trasformare rapidamente l’automobile a seconda delle proprie esigenze, pur nel rispetto della sicurezza degli occupanti. A partire dal 1967, inoltre, fu reso disponibile come optional il lunotto in vetro di sicurezza, anche riscaldato per prevenire l’appannamento. L’anno successivo, invece, Porsche rese questo optional una dotazione di serie delle Porsche Targa.

La soluzione estetica adottata per le due automobili colse nel segno, trasformandosi ben presto in un successo di critica e di mercato, che spinse la Porsche a portare avanti anche successivamente la configurazione Targa. Non solo sui successivi modelli di Porsche 911.

Il brevetto di Porsche: la Targa diventa tedesca

Prima di proseguire, vale la pena soffermarsi anche sul nome di questo nuovo concetto di automobile. Quando si pose il problema del nome del nuovo modello, la Porsche decise di concentrare la propria attenzione sui circuiti nei quali la casa aveva raggiunto i maggiori successi. Fra questi, ovviamente, quello siciliano su cui si correva la prestigiosa Targa Florio. Proprio qui, infatti, nel 1956, Umberto Maglioli a bordo della Porsche 550 Spyder aveva raggiunto il primo successo internazionale della casa di Ferdinand e Ferry Porsche.

Porsche 911 Targa

L’idea apparve immediatamente vincente, tanto che un mese prima della presentazione ufficiale dell’automobile, precisamente nell’agosto del 1965, Porsche presentò la richiesta di brevetto per il nuovo concetto di automobile, proprio col nome di Targa. Da quel momento in poi, quindi, questa soluzione estetica è diventata un marchio di fabbrica della casa di Stoccarda, che ha saputo valorizzarlo fino ai giorni nostri.

L’affermazione dei modelli Targa

Già nel 1973, con l’avvento della seconda generazione della Porsche 911, la casa tedesca rinnovò la Porsche 911 Targa. Pochi semplici accorgimenti, come i paracolpi laterali pretesi dalle nuove normative statunitensi e un nuovo optional: il roll-bar in colorazione nera, realizzata in acciaio inossidabile spazzolato, capace di garantire una lunga durata. Non si tratta di un dettaglio secondario, perché, come vedremo, questa scelta estetica caratterizzerà anche i modelli più recenti di Porsche Targa. Sul finire degli anni ‘90, comunque, quando ormai sono trascorsi circa tre decenni, la casa dichiara di aver venduto ben 87.663 esemplari di Targa.

È la dimostrazione, ancora una volta, del grande successo che la versione riscuote nel pubblico. È giunto dunque il momento di reinterpretare il concetto di Porsche Targa. Così, nel 1995, con la Porsche 911 serie 993, al posto dell’ormai iconico roll-bar viene adottato un unico lunotto motorizzato. È uno sguardo sul futuro, che di fatto anticipa il trend dei vetri panoramici che ben presto diventeranno di gran moda. Con le versioni successive, questa nuova configurazione estetica viene confermata, al punto che la Porsche 911 arriva ad avere una superficie vetrata pari a 1,5 metri quadrati.

porsche targa 911

L’epoca del roll-bar, tuttavia, non è ancora terminata. Bisogna attendere il gennaio del 2014, con la settima generazione di Porsche 911, per assistere al suo ritorno. Come in origine, la nuova Porsche 911 Targa viene dotata della fascia che ne hanno caratterizzato la linea sin dalle origini. A essa, poi, viene abbinato un complesso meccanismo che aziona il tettuccio elettricamente. E questa, è la stessa configurazione che Porsche ha adottato anche nel suo più recente modello di Targa, la Porsche 911 serie 992.

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