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Porsche 911 Gunther Werks: la 911 che tutti vorrebbero

Quelle di Porsche sono automobili esclusive, si sa, specie quando si tratta di Porsche d’epoca. Eppure c’è chi, grazie a una rivisitazione importante, è stato in grado di rendere ancora più esclusivo uno dei modelli di automobili fra i più ambiti della casa di Stoccarda: la Porsche 911. Si tratta del noto preparatore Gunther Werks, che per l’occasione si è dedicato alla rivisitazione della Porsche 991 993, modello del 1994. Scopriamo da vicino La Porsche 911 di Gunther Werks, una chicca davvero imperdibile.

Porsche 911 Gunther Werks

Il lavoro sulla 911 Gunther Werks non è una banale preparazione, di quelle che prevedono l’applicazione di qualche led e altre diavolerie simili, che violerebbero la bellezza delle automobili di Zuffenhausen. Piuttosto una tecnica, definita Restomod, con la quale si interviene radicalmente su un’automobile storica per ricostruirla integralmente adottando dettagli ispirati all’epoca, ma realizzati con tecniche moderne. Il risultato è un’automobile dall’aspetto vintage, ma dalle prestazioni ai vertici. Nel caso della Porsche 911 993, come vedremo, il lavoro è stato maniacale.

Estetica, leggerezza e prestazioni: i dettagli della 911 Gunther Werks

Il lavoro dei preparatori di Gunther Werks sulla Porsche 911 inizia dal telaio. L’automobile, infatti, viene completamente messa “a nudo”, così da poter accedere al telaio che viene accuratamente revisionato e riportato al nudo metallo. Successivamente, si passa alla fase di verniciatura del pianale, che, naturalmente, viene effettuata secondo le specifiche della casa madre. Questo, come spiegato dall’azienda, consente di ridurre il peso e di migliorare la durabilità rispetto all’originale.

fibra carbonio 911 gunther werks

Il lavoro, tuttavia, non finisce qui: conclusi i lavori sul telaio, infatti, l’attenzione si sposta sulla carrozzeria: oltre alla rimozione di tutto quanto ritenuto superfluo, così da ridurre la massa del veicolo, il lavoro prevede la realizzazione di una nuova pannellatura interamente fatta in fibra di carbonio. Non si tratta di una replica delle forme originali, piuttosto di una rivisitazione del design di Stoccarda. I passaruota, che già nel modello originale avevano misure generose, sono stati ulteriormente allargati di 150 millimetri. Oltre a una funzione estetica, questa modifica consente all’automobile di ottenere un miglior appoggio in curva e, dunque, una guida migliore. L’attenzione al peso, così come alla finitura dell’automobile, è dimostrata anche dallo spoiler “a becco d’anatra”: anche in questo caso, per la 911 Gunther Werks, è stato realizzato in carbonio monopezzo. La finitura, a scelta del cliente, può essere con “fibra a vista” oppure verniciata.

Anche per gli interni è stato fatto un lavoro accurato. Come per il resto dell’automobile, anche qui è stato rimosso tutto il superfluo e, laddove non è stato possibile, si è fatto ricorso alla fibra di carbonio. Il mood corsaiolo di questa automobile, oltre che dalla presenza di un estintore, è sottolineato anche dalla ricca presenza di alcantara.

Accelerazione, velocità e frenata: le caratteristiche tecniche della Porsche 911 Gunther Werks

motore 911 gunther werks

Il propulsore della Porsche 911 Gunther Werks è un’altra chicca. Si tratta di un motore boxer sei cilindri da quattro litri, ovviamente raffreddato ad aria, che è stato elaborato dalla Rothsport Racing. Grazie alla cura vitaminica dell’azienda sita nell’Oregon, l’automobile è in grado di sviluppare ben 431 CV di potenza massima a 7.800 giri/min e una coppia massima di 484 Nm. Considerato un peso dichiarato di 1.130 chilogrammi, è facile intuire la spinta determinata dal rapporto peso potenza. Anche la trasmissione originale, il sei marce Getrag G50, viene accuratamente revisionata e migliorata per offrire un migliore bilanciamento fra prestazioni e piacevolezza di guida. Inoltre, è prevista l’installazione di un differenziale bloccato al 40%.

Per sostenere questo bolide, pertanto, è stato necessario equipaggiare la 911 Gunther Werks con un sistema di frenata all’altezza. L’impianto, fornito da Brembo, è basato su quattro cerchi carboceramici da 338 millimetri di diametro, montati alle spalle di cerchi Fuchs da 18’’ e incorniciati da pneumatici Pirelli PZero Corsa. Un equipaggiamento, evidentemente, capace di competere anche fra le curve di una pista.

Prezzo di questo gioiello, tanto bello quanto esclusivo? Si parte da 500 mila euro, che però possono aumentare ulteriormente qualora si richiedano modifiche particolari. Non vi spaventate, però: le automobili a disposizione sono solamente 25 e per averne una dovrete mettervi in fila.

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