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Weissach, il centro sviluppo delle Porsche del futuro

Ciascuna vettura uscita dal Porsche è, a suo modo, un capolavoro di design e tecnica. Il frutto di una ricerca esasperata, che mira all’eccellenza in ogni reparto. Tutto questo non sarebbe possibile senza Weissach, il centro sviluppo dove vengono studiati, progettati e realizzati i prototipi delle Porsche del futuro. In questo articolo andremo alla scoperta di questo centro di eccellenza, cuore operativo delle casa di Stoccarda, e delle sue incredibili peculiarità.

Lì dove le automobili Porsche prendono vita: il Centro di Sviluppo Weissach

Progettare una moderna automobile è un’impresa complessa, specie se si tratta di supercar di lusso. Basta rifletterci solamente per qualche istante: design sempre più complessi, che coniugano bellezza estetica e funzionalità aerodinamica. Propulsori in grado di esprimere valori di potenza elevati, ma, al tempo stesso, di assicurare elevata efficienza in termini di consumi ed emissioni nell’ambiente. Sistemi di sicurezza all’avanguardia, capaci di intervenire al momento giusto per salvare le vite degli occupanti, ma anche materiali all’avanguardia sempre più leggeri e resistenti. E molto altro ancora, perché questa non è che una minima parte di tutto quanto necessario al progetto di un singolo modello.

Tutto questo, in casa Porsche, viene realizzato presso il Centro di Sviluppo Weissach. Un’eccellenza, che fu inaugurato il 1° ottobre del 1971, quando i tecnici della casa furono trasferiti dal vecchio centro di progettazione di Zuffenhausen al nuovo e moderno Centro di Weissach, situato a circa 25 chilometri da Stoccarda. L’idea, in realtà, era di più vecchia data: risaliva addirittura al 1960, quando l’ingegnere Helmuth Bott schizzò i primi progetti del Centro. La costruzione, invece, ebbe inizio il 16 ottobre del 1961, per volere dello stesso Ferry Porsche. Dalla sua inaugurazione, il complesso si è andato a mano a mano ampliando: nel 1972, per esempio, è stato inaugurato il reparto Porsche Style. Nel 1974, invece, fu realizzato un edificio di forma esagonale, che aveva l’obiettivo di favorire lo scambio di idee. L’attuale complesso copre una superficie di circa 100 ettari, in cui lavorano complessivamente qualcosa come 6.700 persone.

La galleria del vento del centro di ricerca di Weissach

Nella moderna concezione delle automobili non può esistere un progetto senza un accurato studio dell’aerodinamica. Questo vale per tutte le case costruttrici e, ancor di più, per quelle case, come Porsche, che realizzano automobili sportive. Per questo, la casa di Stoccarda si è dotata da tempo di una galleria del vento, che si trova proprio al centro di Weissach: dal 2015, infatti, è entrata in funzione la nuova galleria, che consente di fare misurazioni praticamente sovrapponibili a quelle su strada. Basti pensare che questo sistema di nuova concezione è capace, grazie a un nastro che scorre fino a 300 km/h al di sotto dell’automobile, di simulare con incredibile somiglianza i flussi d’aria che scorrono realmente sotto l’automobile. Tali flussi d’aria, che simulano la penetrazione dei modelli, sono poi generati da una ventola con caratteristiche uniche. La ventola che genera il flusso, infatti, ha un diametro di ben otto metri ed è messa in moto da un motore elettrico con una potenza di 9.300 CV.

Non si tratta solo di numeri, ma anche di raccolta dati. In questo senso, la galleria del vento di Porsche dispone anche di centinaia di microfoni che, opportunamente direzionati sull’automobile, consentono di verificare qual è l’effetto dei profili dell’automobile sui rumori generati dalla penetrazione del veicolo nell’aria. A tal proposito, infatti, si parla di galleria del vento aeroacustica, proprio perché dotata di questi sensori che permettono di “ascoltare” l’andamento dei flussi d’aria.

Camere climatiche, per ogni condizione di temperatura

Uno dei test più duri che le automobili della casa di Stoccarda sono chiamate a superare è quello climatico. Un’automobile di lusso, come potrebbe essere una Porsche 911, non deve soffrire né il caldo né il freddo, ma mantenere il suo contegno in ogni condizione. Per testare questa nobile resistenza, a Weissach sono disponibili quattro camere climatiche, che sono in grado di testare condizioni che vanno dai -40 ai +90 °C. In questi spazi, inoltre, si testano anche altre condizioni: dopo dodici ore a -18 °C, viene spruzzata acqua sui vetri, mentre il motore resta acceso. Dopo un certo tempo, viene azionato lo sbrinamento per verificarne l’efficienza. Altri test riguardano la plancia digitale, che deve essere sempre visibile anche a 40 °C, mentre un sole artificiale proietta la propria luce su di esso. Lo stesso vale per le maniglie della vettura, che devono continuare ad aprirsi in ogni condizione di tempo.

Lo skidpad di Weissach, dove solo leggende possono

Il progetto di un’automobile vive di numerose fasi. Superate tutte quelle su carta, arriva il punto in cui risulta necessario verificare dal vivo quali sono i risultati reali. Questo, nel caso delle automobili, può avvenire solamente su strada. Fino agli anni Sessanta questa fase è stata assolta sulla pista della Volkswagen, a Wolfsburg, o presso il campo di volo di Malmsheim. Soluzioni scomode, che mal si addicevano a una casa costruttrice destinata a fare la storia. Per questo, il collaboratore di Ferry Porsche, Herbert Linge, propose un vasto terreno fra le cittadine di Flacht e Weissach da adibire per i test delle proprie vetture. Nel novembre del 1959, Porsche acquisì ben 38 ettari e, due anni dopo, il 16 ottobre 1961, il complesso di piste fu inaugurato. Nello specifico, lo skidpad possiede tre circuiti con tre diametri interni: 40, 60 e 190 metri. Questi sono in grado di verificare l’handling del veicolo, simulando anche diverse condizioni.

A partire dal 1967, poi, fu realizzato anche un circuito fuoristrada, mentre nel 1971 fu inaugurato un percorso veloce. Questo significa che, a oggi, Porsche possiede un ambiente nel quale testare le proprie automobili in ogni condizione: da quelle specifiche per le automobili da corsa a quelle invece destinate a calcare terreni sconnessi.

Il garage dei prototipi, dove si celano i segreti di Porsche

Una casa costruttrice come Porsche conserva un patrimonio di inestimabile valore. Non si tratta solo di capitali, ma anche e soprattutto di idee. Sono le idee progettuali del futuro, quelle che ancora non conosciamo ma che un giorno sapranno farci battere il cuore. Conservare questo capitale non è cosa di poco conto. Per questo motivo, proprio a Weissach, sono conservati più di 1.900 veicoli in fase di sviluppo in appositi garage che custodiscono i segreti della casa di Stoccarda.

Il garage più antico di questi modelli trova posto proprio accanto al cancello principale del Centro di Sviluppo Porsche. In esso sono disponibili 255 posti auto, suddivisi su otto piani. Questo, tuttavia, non è sufficiente. Per questo, un altro garage dotato di 120 posti auto è stato realizzato presso Hemmingen. Infine, l’ultimo garage, che è stato inaugurato nel gennaio del 2021, offre ben 1.150 posti auto, suddivisi su quindici livelli. In esso, fra le altre cose, sono stati installati anche 400 punti di ricarica per le automobili elettriche.

 

E queste sono solamente alcune delle caratteristiche del centro di ricerca di Porsche. Un concentrato di tecnologie del futuro, che continua a parlare con il passato e con la tradizione di innovazione delle casa di Stoccarda.

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