Il volante è da sempre uno degli elementi più iconici delle automobili sportive, e nel caso di Porsche, rappresenta molto più di un semplice strumento di guida. Fin dai primi modelli, come la leggendaria 356 del 1948, il volante Porsche è stato progettato per essere funzionale, ma anche per trasmettere emozioni al pilota. Lo stesso Ferdinand Porsche era ossessionato dall’idea di creare un collegamento diretto tra uomo e macchina, un principio che ha guidato l’evoluzione dei volanti Porsche nel tempo. È il punto di contatto tra il pilota e la vettura, un elemento che si è evoluto nel tempo per migliorare ergonomia, sicurezza e performance.
Dai primi volanti in legno della Porsche 356 fino ai moderni volanti in fibra di carbonio delle hypercar, l’evoluzione dei materiali e del design ha seguito l’innovazione tecnologica del marchio di Stoccarda. In questo articolo esploreremo la storia e l’evoluzione del volante Porsche, analizzando materiali, design e funzionalità, nonché le influenze provenienti dal mondo delle corse e dall’innovazione tecnologica.
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Nei primi decenni di produzione Porsche, il volante era un’opera d’arte tanto quanto la vettura stessa. Le Porsche 356 e le prime 911 erano equipaggiate con volanti in legno con ghiera in alluminio, caratterizzati da un’ampia corona che permetteva una presa più sicura.
Il legno non era solo una scelta estetica, ma anche funzionale. Questo garantiva un’ottima presa, specialmente se utilizzato con guanti da guida, e conferiva un tocco di eleganza alle vetture. Tuttavia, il suo principale limite era la resistenza nel tempo: poteva deteriorarsi facilmente e, in caso di impatto, non offriva alcuna protezione. Per migliorare la robustezza, alcuni modelli iniziarono a integrare inserti metallici, che conferivano maggiore rigidità alla struttura del volante. Porsche introdusse progressivamente soluzioni che consentivano di mantenere il fascino classico del legno senza sacrificare del tutto la sicurezza e la durabilità.
Con il passare del tempo, il design del volante in legno iniziò a cambiare. Si sperimentarono corone più sottili per migliorare la precisione della guida e l’uso di inserti in metallo per aumentare la rigidità strutturale. Porsche introdusse anche i primi volanti sportivi con razze multiple, migliorando così il controllo del veicolo durante le curve ad alta velocità.
Alcuni esempi rappresentativi dell’evoluzione dei volanti Porsche sono la 356 Speedster, la 911, e la 550 Spyder. Questi modelli hanno contribuito a definire lo stile e la funzionalità del volante Porsche: la 356 Speedster con il suo design essenziale e leggero, la 911 con un volante più piccolo e sportivo che migliorava la maneggevolezza, e la 550 Spyder, che portò alla creazione di volanti più ergonomici e adatti alla guida ad alte prestazioni.
Con l’evoluzione delle vetture sportive e l’introduzione delle prime normative sulla sicurezza, Porsche iniziò ad abbandonare il legno a favore di volanti rivestiti in pelle e materiali sintetici. Il grip migliorava e la maggiore resistenza del materiale permetteva una guida più sicura e precisa. Questa fase vide l’introduzione di volanti più ergonomici, caratterizzati da forme compatte per una presa migliore.
Un’innovazione chiave di questo periodo fu l’introduzione dell’airbag nel volante, un passo fondamentale per la sicurezza dei conducenti. Inoltre, i volanti Porsche iniziarono a integrare i primi comandi multifunzione, permettendo al pilota di gestire l’illuminazione e il sistema audio direttamente da esso. Il design divenne più sportivo, con volanti di dimensioni ridotte che offrivano una risposta più diretta, rendendo la guida ancora più coinvolgente.
L’uso della pelle migliorò notevolmente il comfort di guida, specialmente durante i lunghi tragitti. Per esempio, la Porsche 928 GTS fu una delle prime a montare un volante in pelle con impugnatura ergonomica, apprezzata dai piloti per la sensazione morbida e la presa migliorata. Anche nelle competizioni, i piloti delle Porsche 944 Turbo apprezzavano l’uso della pelle per la capacità di assorbire il sudore e garantire un grip costante anche durante sessioni prolungate di guida sportiva. Inoltre, Porsche iniziò a sperimentare con impugnature sagomate, riducendo l’affaticamento delle mani durante la guida sportiva. Altri esempi iconici di questa tendenza furono la Porsche 964 Carrera RS, Porsche 993 Turbo, Porsche 928 GTS.
L’avvento delle Porsche 997, 991 e 992 ha segnato una nuova era per i volanti Porsche. Oltre a un design più ergonomico, Porsche ha introdotto funzionalità avanzate come i paddle al volante per il cambio sequenziale e i tasti multifunzione per gestire infotainment e modalità di guida. L’impiego di materiali come l’Alcantara ha migliorato ulteriormente il grip e il comfort nelle versioni più sportive. La struttura in materiali compositi ha ridotto il peso del volante, migliorando la reattività del veicolo, mentre l’introduzione di sistemi di riscaldamento integrato ha incrementato il comfort nei modelli più lussuosi.
In questa fase, l’ergonomia è diventata una priorità assoluta: i volanti sono stati ridisegnati per garantire un’esperienza di guida più reattiva e precisa. L’uso di materiali ibridi, come pelle e fibra di carbonio, ha contribuito a ridurre il peso del volante e migliorare la sensibilità al tocco.
Dai primi volanti in legno alle moderne creazioni in fibra di carbonio, Porsche ha sempre cercato di unire estetica, ergonomia e tecnologia nei suoi volanti. Guardando al futuro, è possibile immaginare volanti sempre più avanzati, con l’integrazione di tecnologie come il feedback tattile, display OLED personalizzabili e persino sistemi di controllo senza contatto. Con l’avvento delle vetture elettriche e autonome, Porsche potrebbe innovare ulteriormente l’esperienza di guida, combinando materiali ultraleggeri con soluzioni digitali per garantire un controllo ancora più preciso e coinvolgente per il pilota. Oggi, grazie all’esperienza maturata in pista e alle innovazioni tecnologiche, il volante Porsche non è solo un mezzo di controllo, ma un vero e proprio strumento di precisione per il pilota.
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