Dal 22 al 25 maggio 2025, tra Cervia e Milano Marittima, andrà in scena molto più di un semplice raduno: sarà la celebrazione di un’icona senza tempo, la Porsche 356, e dei suoi custodi più fedeli. Un momento storico, il cinquantesimo anniversario del Raduno Internazionale, organizzato dal Registro Italiano Porsche 356 e riconosciuto da Porsche AG come evento ufficiale di portata globale.
Ma cosa si cela davvero dietro questo evento? Qual è il cuore che lo anima, il pensiero che guida ogni dettaglio? Lo abbiamo chiesto a chi, più di ogni altro, ne conosce ogni sfumatura: Luciano Bellero, vicepresidente del Registro Italiano Porsche 356.
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«Organizzare la cinquantesima edizione di questo raduno significa raggiungere un traguardo che ha il peso e l’onore della storia. È l’occasione per ospitare e coordinare un evento mondiale riconosciuto dalla stessa Porsche AG» – racconta Bellero, con orgoglio e senso di responsabilità.
Un raduno che non è solo un appuntamento per collezionisti, ma un rito che attraversa generazioni, alimentato da una comunità globale che ha nel modello 356 il proprio punto di riferimento assoluto.
Ben 261 Porsche 356 sono attese a sfilare tra le strade dell’Emilia-Romagna, provenienti da ogni angolo del mondo: Austria, Belgio, Sud Africa, USA,solo per citarne alcuni.
«È sempre emozionante ritrovare volti noti, appassionati che seguono la 356 da anni e che non mancano mai a questi appuntamenti, anche a costo di affrontare lunghi viaggi. Ma la vera magia è questa: l’incontro tra persone diverse, di lingue e culture lontane, unite da un codice comune fatto di passione autentica, cura meticolosa e profondo rispetto per un’icona della storia dell’automobilismo.»».
Oggi chi si avvicina alla Porsche 356 lo fa con uno sguardo carico di ammirazione e rispetto, spesso senza averla vissuta nei suoi anni di debutto. «Un tempo, racconta Bellero, a popolare i raduni erano soprattutto coloro che avevano acquistato la 356 quando era ancora in produzione: pionieri di un amore nato dalla quotidianità. Ora quel testimone è passato a una nuova generazione, fatta di collezionisti, appassionati e cultori dell’automobilismo storico. Una passione che non si è affievolita, ma si è evoluta: più consapevole, più studiata, quasi reverenziale. Come accade con tutto ciò che è diventato mito.»
È il culto per un modello che non è solo una macchina, ma un’idea di bellezza senza tempo. Una forma che non ha bisogno di rinnovarsi per essere attuale. «Le linee morbide, la compattezza, il suono del motore: la 356 è un’opera d’arte su ruote. Una lezione di stile intramontabile».
Ogni possessore di una 356 ha almeno una storia da raccontare. Bellero ne ha sentite tante, ma alcune non si dimenticano. «C’è chi ha attraversato l’Asia partendo dal Giappone, da solo, a bordo della sua 356 Pre-A. È arrivato in Europa per partecipare a un raduno e poi ha fatto ritorno, sempre in macchina. O il collezionista che possiede oltre 40.000 modellini Porsche: una vita dedicata a un sogno».
C’è un dibattito sempre vivo nel mondo delle auto storiche: meglio restaurare o conservare? Bellero lo riassume con semplicità: «Una vettura ben conservata trasmette il tempo vissuto, una restaurata ne esalta le origini. In entrambi i casi, ciò che fa davvero la differenza è la passione del proprietario. E la fedeltà, nei colori, nei dettagli, nella meccanica».
Tra tutti i momenti del programma, Bellero ne segnala uno che vale ogni sforzo: «La salita a San Marino, e l’attraversamento del centro storico, sarà sicuramente una delle immagini più suggestive dell’intero raduno. Le vetture si muoveranno come una coreografia perfetta, incastonate tra mura medievali e panorami unici».
In questa edizione così significativa, Mavment non è semplicemente uno sponsor. È un partner attivo, presente non solo con il supporto tecnico, ma con una vera e propria visione culturale del mondo Porsche Classic. Abbiamo lavorato per offrire valore ai partecipanti e alla community:
E proprio questo premio, che rappresenta l’amore puro per la conservazione storica, sarà consegnato durante il Gala Dinner del 24 maggio presso il Palace Hotel di Milano Marittima da Gianmarco Avagliano, fondatore di Mavment. Un gesto che suggella il legame tra il mondo della ricambistica di qualità e quello della passione autentica.
Il 50° Raduno Internazionale Porsche 356 non è solo una festa, ma un atto di devozione collettiva. Un luogo dove la storia si rinnova ogni volta che un motore si accende, dove ogni curva diventa un ritorno a casa.
Mavment è fiera di esserci, non come semplice fornitore, ma come voce, come custode, come complice di chi ogni giorno sceglie di vivere la propria passione fino in fondo.
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